Anche sui gratta e vinci, a breve, comparirà la scritta “nuoce alla salute”. Un po’ sulla scia di quanto accaduto con le sigarette, dove da molti anni a questa parte gran parte dei pacchetti è occupata da immagini e scritte che avvisano sui danni alla salute provocati dal tabacco, allo stesso modo il Parlamento ha deciso di approvare una svolta sui rischi scaturiti dal gioco d’azzardo. Come riportato da La Stampa, i nuovi tagliandi dei gratta e vinci dovranno contenere messaggi sui rischi connessi al gioco d’azzardo “in modo da coprire almeno il 20%” della superficie “su entrambi i lati”, al fine di informare i giocatori. Per quanto riguarda i vecchi tagliandi tuttora in commercio, e sprovvisti di avvertenze, questi potranno essere venduti ancora per un anno a partire dalla data di conversione del decreto). La stretta sui giochi riguarda anche le slot machine, sulle quali dovrà essere apposta un’analoga scritta, “nonché nelle aree e nei locali dove vengono installati”.
GLI EMENDAMENTI NEL DL DIGNITA’ CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO
Le nuove politiche di contrasto nei confronti del gioco d’azzardo fanno parte del Decreto Dignità approvato lo scorso 12 luglio, di cui sono in corso alla Camera le dichiarazioni di voto finali. Come riportato da La Stampa, l’emendamento è frutto della proposta avanzata dal Pd e approvata in aula con 445 sì, 10 astenuti e 59 contrari (dichiarato il no di Forza Italia). Inizialmente il governo e il relatore avevano espresso pareri contrari, ma al momento del voto si sono dichiarati favorevoli. In aula sono passati diversi emendamenti all’articolo 9 al dl Dignità che hanno come obiettivo il contrasto al gioco d’azzardo. I parlamentari M5s Francesco Silvestri e Massimo Baroni ricordano che è stato approvato “approvato anche l’emendamento Bellucci (FdI), che aumenta la sanzione pecuniaria applicata per chi non rispetta il divieto di pubblicità e sponsorizzazione che passa dal 5% al 20% del suo valore. Queste misure vanno a rafforzare il divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazione dell’azzardo, l’obbligo di tessera sanitaria per azzardare con slot-vlt e altri tipologie il logo “no slot” per tutti gli esercizi commerciali che le rifiutano, oltre all’applicazione del giusto nome scientifico per questa dipendenza che diventa “disturbo da gioco d’azzardo” e non più il truffaldino ludopatia, perché l’azzardo non ha nulla di ludico. Il marketing delle lobby di azzardopoli finisce qui“, concludono.