Che fine ha fatto Runa Moccia? Se lo chiede da più di un mese il papà della 17enne scomparsa da Asti il 29 luglio scorso, quando uscita per un gelato insieme agli operatori della comunità in cui risiedeva ha fatto perdere le sue tracce. Piero Moccia ha affidato al Corriere Torino un lungo sfogo, spiegando anche i motivi che lo hanno portato a presentare una denuncia presso la polizia Postale di Torino, che non a caso sta indagando per “accesso abusivo sui social”. Queste le parole del papà di Runa:”I carabinieri mi dicano se stanno continuando a cercare mia figlia, perché io sono stato lasciato da solo. Nessuno mi dice niente. Ora la mia speranza è che la polizia Postale, dopo la mia denuncia, possa scoprire qualcosa. Il messaggio sul profilo facebook di mia figlia ‘sto bene’ non l’ha scritto lei e di questo ne sono più che sicuro. È per questo che sono andato presso la polizia Postale per denunciare il tutto. Gli investigatori, avrebbero, scoperto già qualcosa così come individuato il numero di telefono dal quale ricevo le chiamate anonime”. (agg. di Dario D’Angelo)
IL PADRE SICURO, “NON E’ RUNA A SCRIVERE”
Il padre della giovane Runa Moccia non si dà pace e continua a cercare con tutte le sue forze le figlia minorenne, scomparsa da oltre un mese da Asti. Con lei sarebbe sparito anche il fidanzato maggiorenne egiziano e l’uomo ora teme che la ragazzina possa essere in pericolo. Dopo la trasmissione La vita in diretta nella puntata di ieri, il padre avrebbe ricevuto alcuni messaggi Whatsapp scritti dal numero della figlia ma lui non crede assolutamente che sia lei. “Un padre conosce la sua figlia, come scrive in modo totalmente diverso: non è mia figlia, la riconoscerei”, ha insistito anche oggi ai microfoni della medesima trasmissione di RaiUno. “Ho chiesto di sentirla ma dice che l’audio non funziona, sono certo che non è lei a scrivere e credo che mia figlia sia impedita, non è possibile che una figlia che ascolta le parole del padre poi non risponde”, ha aggiunto. Rivolgendosi poi a chi la terrebbe con sé, l’uomo ha invitato a lasciare libera Runa, essendo minorenne, per non incorrere in guai seri. “Fatela parlare, lasciatela, vi ricordo che Runa è minorenne”, ha aggiunto il padre. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
APPELLO DELLA MADRE AL FIDANZATO EGIZIANO
E’ disperata la madre di Runa Moccia, la 17enne scomparsa misteriosamente da Asti lo scorso 29 luglio. Un mese esatto di silenzi ma non solo, anche di piccoli messaggi forse lanciati dalla stessa ragazza sparita insieme al suo fidanzato egiziano. Oggi la trasmissione La vita in diretta affronterà nuovamente il caso e in mattinata sono proseguite le ricerche dell’inviata e del padre della giovane presso il grande mercato di Torino, dove è presente una fitta comunità egiziana. Dopo la diretta di ieri, l’uomo avrebbe ricevuto alcuni messaggi che dicevano: “Sono io papà”. E’ davvero Runa ad aver scritto al genitore, rassicurandolo? Non solo il papà ma anche la madre di Runa è disperata ed ai microfoni de La vita in diretta, in lacrime, ha detto: “Sono disperata, te ne prego torna!”. Rivolgendosi poi al fidanzato egiziano l’ha pregato affinché lasci stare la sua “bambina”. “So che non lo è ma per me è ancora una bambina”, ha detto la donna in lacrime. Poi ha spiegato che la figlia 17enne le avrebbe parlato di questo ragazzo dicendole che era innamorata di lui. La madre le avrebbe consigliato di aspettare ma oggi fa un passo indietro: “adesso sono disposta a conoscerlo, uscite fuori, voglio vedervi insieme che state bene, torna a casa”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SI ACCUMULANO I MESSAGGI SULLA BACHECA FACEBOOK
Col passare dei giorni, cresce il sospetto che Runa Moccia, la 17enne scomparsa ad Asti lo scorso 29 luglio, si possa essere allontanata col fidanzato del quale si sono perse a sua volta le tracce. Forse i due sono in Egitto, non si sa se Runa abbia affrontato il viaggio o meno di sua spontanea volontà, anche se la ragazza è stata avvistata nella zona di Asti anche pochi giorni fa. Nel frattempo, continuano ad accumularsi i messaggi sulla bacheca Facebook della ragazza, in particolare sotto l’ultimo post lasciato prima della scomparsa. Tanti i messaggi che invitano però Runa costantemente a tornare a casa o quantomeno a dare notizie di sé, in primo luogo alla famiglia e al padre, ma in ogni caso per tranquillizzare tutti coloro che sono preoccupati per lei. Essendo fuggita da una comunità per minori, uno dei messaggi più recenti recita: “Runa si può aggiustare tutto… Anche io da molto giovane ho vissuto in una comunità, non esistono cose che non si possono aggiustare. Con l’appoggio di chi ti vuol bene si supera tutto, parola mia che l’ho vissuto sulla mia pelle.” (agg. di Fabio Belli)
GLI ULTIMI MESSAGGI AL PADRE
Che fine ha fatto la giovane Runa Moccia? La 17enne è scomparsa lo scorso 29 luglio da Asti, mentre era con gli accompagnatori della comunità per minori in cui era ospite, a prendere un gelato. Dopo giorni di silenzio, lo scorso 15 agosto è comparso sulla sua pagina Facebook un messaggio sospetto: “Sto bene”, tutto scritto in maiuscolo. Per il padre però potrebbe essere stato qualcun altro a scriverlo e la figlia potrebbe essere stata indotta a compiere qualcosa contro la sua volontà. Ieri, l’ultimo avvistamento di Runa ad Asti, città che conosce bene perché qui frequenta la scuola di estetista. Il padre, in collegamento con la trasmissione La vita in diretta, ha confidato di aver visto la figlia l’ultima volta il 27 luglio quando la ragazza le confidò alcune preoccupazioni legate al ragazzo egiziano: “Sinceramente ti dico sono scappata da lui..”. Al padre le sue parole sarebbero apparse come un timore profondo. A sua detta la giovane avrebbe voluto confidargli qualcosa ma non avrebbe più fatto in tempo a risentirla, se non in una telefonata in cui potrebbe essere stata lei, anche se non ci sarebbe alcuna certezza. Potrebbe davvero essere stata plagiata dal fidanzato più grande di lei? (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RUNA MOCCIA, 17ENNE SCOMPARSA DA ASTI UN MESE FA
Di Runa Moccia, giovanissima 17enne, si sono perse le tracce da circa un mese. Del caso se ne occuperà questo pomeriggio la trasmissione di Raiuno, La vita in diretta, che trasmetterà il disperato appello del padre della ragazza. La minorenne si trovava ad Asti con gli educatori a prendere un gelato, quando all’improvviso di lei si sono misteriosamente perse le tracce. La ragazza era ospite di una comunità per minori a Cantarana, stesso centro che, come spiega La Stampa, in questi giorni ha visto anche l’allontanamento di un’altra giovane ospite. Sparito nel nulla anche il giovane fidanzato di Runa, un ragazzo di origini egiziane maggiorenne e che la 17enne aveva conosciuto proprio in comunità. I genitori della minorenne sono disperati. Sebbene abbiano perso la patria potestà, Runa rappresenta per loro un pezzo di cuore. La 17enne ha anche una sorella gemella ospite in un’altra comunità in provincia di Cuneo e che ora è disperata alla notizia della sparizione di Runa. Nessuno degli altri tre figli che facevano parte della famiglia, infatti, da ormai un mese ha notizie di lei.
L’APPELLO DISPERATO DEL PADRE
Dopo la misteriosa scomparsa di Runa è stata presentata regolare denuncia ai carabinieri di Asti. Il padre, inoltre, si è affidato al criminologo Fabrizio Pace e vicepresidente dell’associazione Penelope con l’intento di cercare la ragazza. Le ricerche si sono concentrate non solo ad Asti ma anche a Torino, dove sono stati diffusi volantini per le strade con la foto della 17enne. Stazioni, fermate degli autobus e locali, spesso luogo di incontro di stranieri, sono stati sommersi dai volantini con il volto della giovane scomparsa. Il padre di Runa teme che possa essere tenuta prigioniera o costretta a fare cose che mai vorrebbe. La ragazza non porterebbe con sé né il cellulare né denaro. Si è allontanata volontariamente o è stata costretta? Questa la domanda della famiglia che da giorni si interroga sul destino della giovane. Intanto il padre ha tentato l’ultima carta, rivolgendosi anche alla trasmissione La vita in diretta e lanciando un appello disperato affinché chiunque possa aver visto Runa, ne dia notizia ai carabinieri di Asti.