Pd, Maurizio Martina: “Basta dibattiti su cene”, il segretario nazionale dem invia un messaggio chiaro a Matteo Renzi e Carlo Calenda. Negli ultimi giorni si è parlato molto delle famose cene, con l’ex ministro del Lavoro al lavoro per ricompattare il Partito Democratico insieme all’ex Premier, Paolo Gentiloni e Marco Minniti. Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex ministro dell’Agricoltura ha commentato: “Ma io voglio dirlo subito: basta. Arrabbiato per il mancato invito? Non scherziamo. Il problema non sono i nomi, i presenti o gli assenti”. Martina poi aggiunge a chiare lettere: “Fermiamo questo dibattito e ripartiamo dalle cose che contano. Dobbiamo avere un grande rispetto per i nostri elettori, per i militanti, per i tanti che ci credono. Giro l’Italia e le persone ci chiedono di stoppare questo dibattito autoreferenziale”.
“IL PD NON SI ESTINGUERA'”
Martina ha poi replicato a Calenda, che ha sostenuto che il segretario del Pd dovrebbe essere uno psichiatra: “Smettiamola con queste caricature e cerchiamo di usare parole differenti. Io voglio andare oltre e faccio appello a tutti quelli che hanno voglia di dare una mano. Usciamo da certe logiche astratte e politiciste che ci hanno fatto male. Senza il Pd non c’è l’alternativa a questa destra che fa paura. Voglio che ogni azione sia all’altezza della sfida e chiedo a tutti di fare questo sforzo”. Nel mirino del segretario c’è anche Matteo Orfini, con il presidente dem che ha ipotizzato lo scioglimento e la rinascita del partito: “Non ci estinguiamo e non ci sciogliamo. Dobbiamo aprirci e costruire un nuovo progetto. Quando si pensa al Pd bisogna pensare alle migliaia di persone che tutti i giorni fanno buona politica, si organizzano nei territori, aprono i circoli e amministrano i comuni”. Infine, una battuta in vista delle Elezioni Europee: “Orbàn, Salvini e Le Pen propongono la disgregazione dell’Europa. Noi dobbiamo lavorare per una grande alleanza della nuova Europa, anche dopo il voto, dal Pse, a Tsipras e Macron”.