Una decisione presa a scopo precauzionale, dopo il crollo del ponte Morandi di Genova. Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha deciso di chiudere anche il “suo” ponte Morandi, realizzato nel 1955 proprio su disegno dello stesso ingegnere finito in questi giorni nel mirino di quanti da tempo sottolineavano la pericolosità del viadotto. Meglio disagi che disgrazie, è il motto dell’esponente di Forza Italia, che non ha voluto sentire ragioni per assicurare l’incolumità dei suoi cittadini. Ma fino a quando lo snodo beneventano resterà chiuso al traffico? Secondo le informazioni in possesso de La Repubblica, è intenzione di Mastella proseguire con il blocco almeno fino a quando “la commissione tecnica, composta da esperti come la professoressa Maria Rosaria Pecce dell’Università degli Studi del Sannio e dal professor Edoardo Cosenza dell’Università di Napoli, non garantirà la sicurezza del ponte, già oggetto di lavori di consolidamento due anni fa in seguito all’alluvione del 2015”. (agg. di Dario D’Angelo)
FORZA ITALIA ATTACCA IL GOVERNO
Clemente Mastella ha deciso di emettere una ordinanza per disporre la chiusura al traffico leggero e pesante sul ponte “San Nicola”, realizzato da Morandi nel 1955. Una scelta presa dopo aver visionato la relazione tecnica dell’ufficio comunale, con il primo cittadino che ha evidenziato di preferire “disagi alle disgrazie”. Sulla vicenda è intervenuto Giorgio Mulè di Forza Italia, che ha colto la palla al balzo per attaccare il Governo Lega-M5s: “Chi cerca la prova dell’incapacità di questo governo guardi a quello che è avvenuto a #Benevento dove il sindaco Clemente Mastella ha deciso di chiudere uno dei ponti progettati da Morandi nel 1955. Lo ha fatto con un’ordinanza tre giorni dopo i fatti di Genova e in seguito a controlli fatti eseguire autonomamente dall’ufficio tecnico comunale. Nessuno, dal ministero dei Trasporti, ha sollecitato il sindaco a controllare la struttura dopo la tragedia in Liguria o ha messo a disposizione i tecnici per farlo”. Continua l’esponente forzista: “Così come dal ministero si sono guardati bene, come invece Forza Italia ha insistentemente chiesto anche con l’istituzione di una commissione d’inchiesta, di avviare un monitoraggio immediato di tutte le opere costruite in Italia dagli anni Cinquanta. Il governo la smetta di fare polemiche odiose e giocare con i social: si preoccupi, immediatamente, della vita degli italiani. Che vale molto, molto di più di un like raccattato su Facebook”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
STOP PURE SU SECONDO VIADOTTO
Non solo il ponte San Nicola, firmato dallo stesso ingegner Morandi balzato tristemente alle cronache per il crollo di quello di Genova: il sindaco di Clemente Mastella preferisce recare qualche disagio sulla viabilità ai suoi cittadini piuttosto che rischiare di incappare in tragedie come quella verificatasi nel capoluogo ligure. Da qui la decisione comunicata in una nota di provvedere alla chiusura a scopo precauzionale di un secondo viadotto. Il sindaco di Forza Italia ha spiegato:”Sempre su richiesta del capo della struttura tecnica del Comune, inoltre, ho chiuso il ponticello che collega l’Epitaffio con la sua parrocchia sopra il torrente Serretelle. Ho chiamato il prefetto, gentilissimo, per far venire domani stesso il genio militare così da costruire un ponte alternativo. Intanto un nuovo ponte, già programmato sul Serretelle, parte con la gara a settembre. Mentre i sindaci rispondono in prima persona penalmente e civilmente, il Governo ci toglie i fondi di 20 milioni di euro per il piano periferie. Queste sono le mie periferie e spero che la Camera provveda ad eliminare tale furto istituzionale. Sia chiaro, farò l’impossibile per la mia gente, onde garantirne la sicurezza, ma i Comuni non hanno fondi, sono economicamente al collasso. Peraltro, a chi polemizza con me, voglio dire che le scosse di terremoto di questi giorni ci hanno indotto a tali scelte precauzionali”. (agg. di Dario D’Angelo)
LA STORIA DEL PONTE MORANDI DI BENEVENTO
Il Ponte Morandi di Benevento è stato realizzato nel 1955 e nel corso degli anni ha ricevuto diverse ristrutturazioni, l’ultima delle quali nel 2015 per l’alluvione nel Sannio. E non va dimenticato, come sottolineato anche da Clemente Mastella, il Sindaco, che la zona è stata investita dallo sciame sismico con epicentro in provincia di Campobasso negli ultimi giorni. Scosse che sicuramente non sono utili dal punto di vista della sicurezza, e anche se il ponte beneventano come detto è stato oggetto di attenzioni importanti sul piano delle ristrutturazioni, per Mastella ogni rischio, in un momento delicato e drammatico come questo in seguito alla terribile tragedia di Bologna, va stroncato sul nascere. La decisione è stata presa per motivi precauzionali dopo le relazioni tecniche dell’ufficio del Comune di Benevento. (agg. di Fabio Belli)
MASTELLA: “MEGLIO DISAGI CHE TRAGEDIE”
Dopo Genova, un altro ponte Morandi nella bufera: a Benevento è di oggi la notizia della chiusura, dopo le polemiche negli scorsi giorni, del viadotto San Nicola realizzato nel 1955 proprio dall’ingegner Morandi, lo stesso del viadotto che è tragicamente crollato a Genova il 14 agosto scorso. Il sindaco di Benevento, l’ex ministro Clemente Mastella, ha deciso così tramite una ordinanza comunale di straordinaria urgenza, di chiudere il ponte in via del tutto precauzionale: il traffico bloccato sul viadotto per motivi di sicurezza è stato imposto giusto qualche ora fa, dopo che il sindaco aveva già bloccato la viabilità dei mezzi pesanti sul San Nicola in attesa della relazione tecnica dell’ufficio comunale. «A seguito della relazione del capo dell’ufficio tecnico, Ing. Perlingieri, per motivi precauzionali dò indicazione di chiudere il ponte San Nicola, in attesa che la commissione di esperti delle Università di Benevento e Napoli e l’Anas, che collaborerà con i suoi tecnici per un’intesa con il presidente Armani, che ringrazio, ci darà il responso definitivo», scrive Mastella in un post su Facebook, non prima di sottolineare come vi saranno evidenti problemi di traffico nelle prossime settimane, con annessi sacrifici che la popolazione dovrà fare. «Me ne dispiace, ma la sicurezza dei cittadini, di Benevento e non, è per me e la mia amministrazione un bene primario ed intangibile con qualsiasi altra ragione».
PRIMA L’ALLERTA, POI LA CHIUSURA
Contattato poi dall’Ansa, il primo cittadino del comune campano ha confermato l’urgenza di chiudere il ponte Morandi pur sapendo che vi saranno disagi: «è anche vero che è meglio avere disagi che disgrazie». Fino ad oggi lo stop riguardava i veicoli con un carico superiore a 3,5 tonnellate, ma ora dopo la relazione tecnica è escluso il passaggio per ogni tipo di veicolo. Ancora Mastella, solo ieri, aveva detto «urgente e improcrastinabile procedere a una verifica approfondita concernente la sicurezza della staticità dei ponti stradali con particolare riferimento al Ponte San Nicola, realizzato dallo stesso ingegner Morandi nel 1955, avviando le attività di verifica tecnica tesa a rassicurare la cittadinanza e a scongiurare qualsivoglia timore per la pubblica incolumità». Così Benevento “segue” i casi di Firenze e Agrigento, dove i timori per crolli sui ponti ideati da Morandi hanno fatto scattare una serie assai fitta di controlli. Restano però diverse domande in merito che non occorre essere dei premi Pulitzer per avanzarle: se non fosse successa la tragedia di Genova, quella relazione sui disagi e problemi del ponte – pare che a livello locale la struttura era stata contestata da qualche associazione nei mesi scorsi – si sarebbe svolta lo stesso? Meglio la sicurezza e la prevenzione, questo è chiaro, ma sarebbe anche meglio che la stessa prevenzione possa avvenire a prescindere dalle terribili e drammatiche tragedie, proprio per poterle evitare.