Non si placa lo scontro politico sui vaccini dopo l’approvazione da parte del Senato dell’emendamento al decreto Milleproroghe che fa slittare all’anno scolastico 2019/20 l’obbligo di presentare nella scuola d’infanzia e negli asili nido la documentazione che certifica l’avvenuta vaccinazione. Nella serata di oggi è intervenuto sul tema anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Ho vaccinato i miei figli, però ritengo che il diritto all’educazione non possa essere negato a nessuno. È giusto che a inizio anno, nelle scuole e negli asili, possano entrare tutti. Molti Paesi al mondo non obbligano ma educano», ha dichiarato il leader del Carroccio dal palco della festa della Lega Piemonte. Cosa cambia dopo l’approvazione dell’emendamento? Non c’è stato alcun passo indietro sull’obbligo vaccinale: i bambini dovranno continuare a essere vaccinati e i genitori dovranno ancora presentare le certificazioni. Dunque, è stata sospesa per un anno solo una delle tre forme sanzionatorie previste dalla legge, che prevede il non accesso dei bimbi non vaccinati agli asili nido e alle scuole materne. La ministra Giulia Grillo ha precisato anche che gli immunodepressi verranno inseriti in classi di bambini vaccinati. (agg. di Silvana Palazzo)
AUTOCERTIFICAZIONE VACCINI A SCUOLA SE SLITTA MILLEPROROGHE
L’intera polemica durata questi ultimi due giorni rischia di essere “rimandata” ai prossimi mesi: l’emendamento inserito nel Decreto Milleproroghe che rinvia di un anno l’obbligo vaccinale potrebbe non essere valido per la lentezza dell’iter parlamentare per le ferie del Parlamento che incombono. Stante la vicenda al giorno d’oggi, alla riapertura delle scuole a settembre i genitori dovranno presentare l’autocertificazione delle avvenute vaccinazioni obbligatorie per i digli agli asili nidi e alle materne. Così stabilisce la circolare firmata un mese fa dai Ministri Bonisoli e Grillo (“correttiva” del Decreto Lorenzin) e così dovrebbe avvenire se il Milleproroghe non dovesse essere approvato prima dell’estate. L’ok del Senato è atteso per lunedì, ma le intese sui lavori alla Camera rischiano di andare fuori tempo massimo vista la chiusura delle iscrizioni scolastiche e le ferie del Parlamento: a quel punto, salvo interventi d’urgenza del Governo Conte, si riparte da settembre con le autocertificazioni, una via di mezzo tra l’obbligo vaccinale e la “vittoria no-vax” della proroga dello stesso obbligo. Ma nella circolare cosa è stabilito? «Per la frequenza del prossimo anno scolastico 2018-19 sarà sufficiente l’autocertificazione, ovvero una dichiarazione sostitutiva delle vaccinazioni effettuate, che dovrà essere presentata alle scuole». (agg. di Niccolò Magnani)
REGIONI CONTRO IL GOVERNO: “PRONTO RICORSO CONSULTA”
La frattura tra governi locali ed esecutivo nazionale si fa sempre più ingenti sull’infuocato tema dei vaccini: il responsabile della Regione Piemonte Sanità, Antonio Saitta, segue a ruota nell’appello al Governo centrale la Presidente Regione Umbria (Catiuscia Marini) e anche la Regione Calabria: «La proroga dell’obbligo vaccinale è un passo indietro. Lavoriamo perché non passi in Parlamento, altrimenti siamo pronti a ricorrere alla Consulta», annuncia il braccio destro di Chiamparino sul fronte Sanità. Ricordiamo che Saitta è anche il Coordinatore della Commissione Salute della conferenza delle Regioni, si fa così interprete di un senso generale di distanza e disapprovazione alla decisione maturata dal Ministro Grillo e dal Governo gialloverde. «Noi non arretreremo in questa conquista di civiltà e non scambieremo la salute delle persone per quattro miseri voti di movimenti minoritari, oscurantisti, antiscientifici. La Regione Umbria si doterà di una propria legge regionale mantenendo l’obbligo della certificazione vaccinale per l’iscrizione a tutte le scuole della regione», attacca la Marini, seguendo il suo collega De Luca in Campania. La “battaglia” pro-no Vax è cominciata.. (agg. di Niccolò Magnani)
TAVERNA “VACCINI COME MARCHI ANIMALI”
Lo scontro è ancora accesissimo tanto sui social quanto nella vita reale: il tema vaccini “scalda” l’opinione pubblica e arriva ben oltre lo scontro Pd-Ministro Grillo, con gli attacchi del virologo Burioni letteralmente imbestialito con la decisione di rimandare l’obbligo dei vaccini di un anno. Circola da qualche ora il video – diffuso dall’ex viceministro Davide Faraone – dell’intervento di Paola Taverna (senatrice e attivista M5s) sul tema vaccini, con lo stesso Burioni che lo “introduce” così in un post su Facebook: «Pillole di scienza. Signore e signori, Ladies and Gentlemen, Madame et Monsieur, ecco a voi, la vice presidente del senato su scienza e vaccini», con evidente tono ironico. La Taverna infatti aveva detto in Aula, «sono come i marchi per gli animali. Ogg i centri vaccinali sono assimilabili a quelli per i marchi per le bestie. Con questo governo siamo ben felici di tornare ad una Repubblica che sia democratica». Inutile dire il grado e livello di contrarierà che le opposizioni lanciano contro questo “bizzarro” intervento della Taverna, visibile in questo video. (agg. di Niccolò Magnani)
DE LICA, “NO AL RINVIO DELL’OBBLIGO”
Gli ultimi sviluppi sul tema vaccini hanno creato un ampio dibattito nel mondo politico ma non solo. Vi abbiamo riportato l’appello dell’Ordine dei Medici, che ha invocato nessun rinvio dell’obbligo per l’iscrizione a scuola, con il ministro Giulia Grillo che ha specificato che non ci sarà alcun “passo indietro”. Sul tema è intervenuto anche il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Esprimo la netta contrarietà al rinvio dell’obbligo sui vaccini, che rischia di determinare un danno enorme alla salute dei più fragili, e soprattutto di fare arretrare una battaglia che ci ha visti impegnati con determinazione per raggiungere obiettivi di sicurezza per i nostri bambini”, riporta l’Ansa. E aggiunge: “La Regione Campania verificherà la possibilità di norme legislative autonome in relazione alla necessità di mantenere gli obiettivi. Intanto partirà un ulteriore verifica attenta dell’Anagrafe delle vaccinazioni. Le famiglie inadempienti saranno escluse da misure sociali di sostegno che rientrano nelle competenze della Regione, a cominciare dal contributo per gli asili nido. Per il resto non arretreremo di un millimetro per mantenere alti i livelli di vaccinazioni in Campania”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PD CONTRO M5S
“I bambini devono continuare a farli”: chiaro il messaggio del ministro della Salute Giulia Grillo sul tema vaccini, con il governo che “non farà alcun passo indietro sull’obbligo”. E continua la bagarre politica, come dicevamo: il Movimento 5 Stelle rischia la spaccatura interna, con Fattori e Trizzino che si sono dissociati dalla linea dal partito. Una fronda che potrebbe allargarsi, con i pentastellati che devono fare fronte anche agli attacchi del Partito Democratico, da sempre sensibile sul tema: “Il fatto è che al primo morto per mancanza di copertura vaccinale qualcuno dovrà pur prendersene la responsabilità, morale e penale. #vaccini”, il commento di Ivan Scalfarotto. Queste, invece, le parole di Teresa Bellanova: “Con obbligatorietà vaccini abbiamo lavorato x mettere in sicurezza la salute dei bambini + fragili. Incompetenza e arroganza stanno mettendo a rischio le vite dei nostri figli. Il Ministro #Grillo sappia che si sta prestando ad una scelta vergognosa e pericolosa #ridacciilvaccino”. Infine, segnaliamo il tweet del noto medico Roberto Burioni: “Il Senato ieri sui vaccini ha scritto una pagina infame nella storia della Repubblica, mettendo a rischio la salute dei bambini più deboli e indifesi per ingraziarsi la parte più ignorante e oscurantista del Paese. Il ministro che tace è surreale. Vergogna”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
GRILLO: “NESSUN PASSO INDIETRO”
Vaccini, ministro Giulia Grillo: “Nessun passo indietro su obbligo”. La titolare del dicastero della Salute ha deciso di mettere le cose in chiaro attraverso Facebook dopo le polemiche delle ultime ore. Il clima è di alta tensione in casa M5s sul tema vaccini, con Fattori e Trizzino che si sono dissociati dalla linea del partito su uno degli argomenti più delicati. E ieri è anche giunto il commento della Federazione nazionale degli ordini dei medici, a commento dell’approvazione nel decreto Milleproroghe dell’emendamento che fa slittare l’obbligo delle vaccinazioni. Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici, ha infatti sottolineato: “No al rinvio di un anno dell’obbligo di presentare i certificati vaccinali per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e ai nidi. Lanciamo un appello al parlamento perchè rispetti la scienza. L’emendamento non risponde all’evidenza scientifica circa la necessità delle vaccinazioni”. Ieri sera è giunta l’analisi del ministro Giulia Grillo…
VACCINI, E’ BATTAGLIA POLITICA
“Nessun passo indietro sull’obbligo vaccinale. Sono un medico prima che un ministro, il resto sono chiacchiere da bar. Come rappresentante del Governo faccio presente ancora una volta, sperando di non dovermi ripetere, che farò di tutto per la promozione attiva delle vaccinazioni”, ha chiarito Giulia Grillo. Ma il tema vaccini continua ad alimentare polemiche a livello politico, in particolare dopo le prese di posizione di Fattori e Trizzino negli ultimi giorni. Maurizio Martina, segretario del Partito Democratico, ha attaccato: “Contro scelta folle del governo di posticipare obbligo #vaccini, ci opporremo in ogni modo dentro e fuori al Parlamento per difendere il diritto salute di tutti. Se #Lega e #M5S vogliono riportarci al Medioevo saranno gli italiani a opporsi in modo netto”. Toni simili dalla dem Raffaella Paita: “Vaccinare i bimbi significa proteggerli e proteggere i figli degli altri. E il ministro #M5S #GiuliaGrillo non può tacere #ridacciilvaccino”.