Allarme glifosato in Francia: tracce del noto erbicida sono state trovate in diverse marche di pannolini per bambini, insieme a residui di altri pesticidi e sostanze chimiche. Questi i risultati del test effettuato da una famosa associazione di consumatori francese, 60 Millions de consommateurs, che aveva lanciato un allarme sulla pericolosità dei pannolini per la salute dei piccoli già nel 2017. Diverse case produttrici hanno inserito sui pacchi la dicitura “assenza di residui tossici” dopo quelle rivelazioni, ma la situazione pare essere cambiata di poco. Se da una parte dalla nuova inchiesta emergono risultati incoraggianti sulle quantità, segno di una attenzione maggiore da parte delle aziende, dall’altra c’è preoccupazione per il risultato positivo dei test ad alcune sostanze pericolose – come fenossietanolo, residui di glifosato e altri pesticidi – su pannolini che non erano stati incriminati l’anno scorso.
LA REPLICA DELLE AZIENDE: “APPROCCIO SENSAZIONALISTA”
L’azienda leader nella produzione di pannolini per bambini Pampers è stata promossa da 60 Millions de consommateurs, che ha dato una valutazione positiva dopo i recenti test. Ma c’è più in generale un problema di mancata trasparenza per quanto riguarda le materie prime usate nella produzione dei pannolini, plastica in primis, che non sono ancora indicate su buona parte degli imballaggi. A preoccupare però è il fatto che questo nuovo test abbia riscontrato la presenza di tracce di glifosato, pesticidi e altre sostanze chimiche, seppur in «piccolissime quantità». Il rischio per la salute sembra minimo, ma non può essere escluso – spiega l’associazione francese – che soprattutto il glifosato agisca come interferente endocrino. Non è tardata ad arrivare la replica dei produttori, rappresentati dal sindacato Group’Hygiene: «Condanniamo i metodi di 60 milioni di consumatori e il loro approccio sensazionalista per preoccupare i consumatori».