Gli italiani ormai sono tornati a lavoro, le vacanze estive sono alle spalle e servirà un altro anno prima di poter avere una pausa lunga e che possa permettere di ricaricare le pile. Uno studio dell’Università di Helsinki ha stabilito come le vacanze allunghino la vita e facciano bene alla salute. In media si parla di un periodo minimo di tre mesi e si evidenzia che chi invece lavora sempre ha un tasso di mortalità in media più alto. La ricerca è stata condotta su un campione di 1200 uomini d’affari e si è arrivati alla conclusione che l’effetto benefico delle vacanze arriva soprattutto sul cuore, ma inizia ad essere veramente incisivo quando si ha a che fare con un periodo di ferie da considerarsi abbastanza lungo e cioè che superi le tre settimane. Il Professor Strandberg ha condotto lo studio andando a basare le sue analisi sui risultati di uno studio che era stato condotto tra il 1974 e il 1975 su uomini di mezza età. A diventare fondamentali sono stati i registri nazionali.
SOGGETTI CON RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Per effettuare questo studio sono stati presi ad analisi uomini con almeno un fattore di rischio cardiovascolare ovvero sovrappeso, vizio del fumo, ipertensione o colesterolo alto. Questi sono stati divisi in due gruppi per cinque anni. Uno era di controllo con 610 uomini, l’altro di intervento con 612. Questi ultimi sono stati seguiti con una consulenza scritta e orale ogni 4 mesi che li invitava ad attività fisica, dieta sana, obiettivo di raggiungere il peso forma, smettere di fumare e magari anche farmaci per abbassare la pressione. Il rischio di malattia cardiovascolare in questo caso si era ridotto addirittura del 46%. E’ stato scoperto però con grande sorpresa che il tasso di mortalità era più alto per il gruppo di controllo. E’ stato poi scoperto che il fattore determinante era legato alle vacanze più brevi.