La classifica della Vuelta 2018 cambia leader dopo la quinta tappa: il gruppo infatti ha lasciato andare la fuga e ne ha approfittato il francese Rudy Molard della Groupama-FDJ, che era il meglio piazzato fra i fuggitivi di giornata. Di conseguenza è proprio Molard la nuova maglia rossa, primo in classifica generale con 1’01” di vantaggio sull’ex leader, il polacco Michal Kwiatkowski, mentre il tedesco Emanuel Buchmann è terzo a 1’08” da Molard. I distacchi fra i big sono rimasti immutati, anche se naturalmente tutti scalano di una posizione in favore del francese; per il Team Sky tutto sommato è una buona notizia, perché non avrà più l’obbligo di fare la corsa, che passa adesso alla Groupama-FDJ. Kwiatkowski resta comunque leader sia della classifica a punti sia della classifica combinata, mentre nella graduatoria degli scalatori conserva il comando lo spagnolo Luis Angel Mate Mardones. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
GLI ITALIANI IN CLASSIFICA
Nel presentare la classifica della Vuelta 2018, dobbiamo parlare anche degli italiani: purtroppo Fabio Felline, che era sesto al via della quarta tappa di martedì, ha avuto una grave crisi e ha perso oltre 12 minuti dal leader Michal Kwiatkowski, scivolando in 67esima posizione e allontanandosi nettamente, anche e soprattutto come distacco cronometrico, dalla Top Ten della corsa. Il primo degli italiani è così diventato Fabio Aru, che ha vinto la Vuelta nel 2015: il sardo è quindicesimo con un ritardo di 47 secondi e dunque è ancora in piena corsa per provare a inserirsi tra i migliori. Accusa 2’50’’ Davide Formolo, che si trova in 23esima piazza; dobbiamo scendere in 33esima e 36esima posizione per trovare Valerio Conti e Davide Villella, il cui distacco da Kwiatkowski e dalle prime posizioni è già piuttosto importante. Vincenzo Nibali, vincitore nel 2010 e altre due volte a podio (l’anno scorso è stato secondo alle spalle di Chris Froome) è decisamente in ritardo: per lo Squalo il margine da recuperare è di 12 minuti e 33 secondi (è sessantaquattresimo), quando arriveranno le montagne però il capitano della Bahrain-Merida potrebbe migliorare sensibilmente la sua situazione nella Vuelta 2018. (agg. di Claudio Franceschini)
LE AMBIZIONI DEL POLACCO
Fino a questo momento non abbiamo ancora approfondito il discorso sul leader della Vuelta 2018: la maglia rossa Michal Kwiatkowski guida la classifica generale e questo per lui sarebbe il primo grande successo nelle grandi corse a tappe. Il polacco, 28 anni compiuti lo scorso giugno, corre nel Team Sky dal 2016: quell’anno ha partecipato per la prima volta alla Vuelta – l’unica, fino a questa edizione – ma si è dovuto ritirare alla settima tappa. Gli altri piazzamenti non sono da ricordare: al Giro d’Italia, cui ha partecipato solo nel 2012, è rimasto fuori dai primi 100 della classifica mentre al Tour de France non ha mai raggiunto la Top Ten, anche se nella prima occasione (cinque anni fa) si è piazzato undicesimo, anche grazie a due terzi posti nelle prime tappe della Grande Boucle. In quella edizione del Tour Kwiatkowski era giunto terzo nella classifica dei giovani, alle spalle di Nairo Quintana e Andrew Talansky. L’anno della svolta per il polacco, già vincitore della Amstel Gold Race nel 2015 e delle Strade Bianche nel 2014, è quello scorso: qui infatti ha trionfato nella Milano-Sanremo e nella classica di San Sebastian, oltre a fare il bis nella Strade Bianche. Inoltre, sempre nel 2014 Kwiatkowski si è laureato campione del mondo nella prova in linea su strada. (agg. di Claudio Franceschini)
CAMBIAMENTI AL VERTICE
La quinta tappa della Vuelta 2018, la Granada-Roquetas de Mar, parte ancora nel segno di Michal Kwiatkowski: il polacco del Team Sky è riuscito a conservare la maglia rossa di leader della classifica generale anche sul traguardo di Alfacar, nonostante parecchi stravolgimenti nelle prime posizioni. Se Kwiatkowski infatti conserva la sua prima piazza, Alejandro Valverde ha perso due posti: lo spagnolo della Movistar ha guadagnato due secondi sul polacco ma si ritrova quarto, perchè è stato superato da Emanuel Buchmann (che si trovava già nei primi dieci) e da Simon Yates, che si è inserito di prepotenza su quello che al momento è il podio virtuale. Dunque tra i primi tre ci sono 10 secondi di differenza, ma sono tutte le posizioni di vertice ad essere vicine, tanto che i 13 secondi di margine tra il già citato Valverde e Wilco Kelderman, il quinto in classifica, sono i più ampi e sono quasi al pari dei 17 che ci sono tra l’olandese e Enric Nicolau, che chiude la Top Ten. Qui troviamo anche Nairo Quintana e Jon Izaguirre, tra i favoriti per vincere la corsa o comunque per piazzarsi nelle prime posizioni; siamo solo all’inizio ma la Vuelta 2018 ci sta già regalando grandi emozioni.
CLASSIFICA VUELTA, LE ALTRE GRADUATORIE
Kwiatkowski conserva anche il vertice della classifica a punti: la maglia verde è sulle spalle del polacco che ha 46 punti, e precede di 13 lunghezze Valverde. Al terzo posto, a completare il podio, c’è Benjamin King che ha vinto la tappa di martedì; qui troviamo la presenza di due italiani, cioè Elia Viviani (vincitoer della terza tappa) e Giacomo Nizzolo, rispettivamente quarto e sesto e dunque con ottime possibilità di mettere le mani su questa speciale classifica. La maglia a pois, riservata agli scalatori, è preda di Luis Angel Mardones: lo spagnolo della Cofidis al momento precede Pierre Rolland di 16 punti, King si trova nelle prime posizioni anche qui con la terza piazza. La combinata, regolata dalla maglia bianca, ancora una volta è di Kwiatkowski: qui i punti sono assegnati “al contrario”, il polacco ne ha 12 contro i 14 di Valverde e i 24 dell’americano del Team Dimension Data, che dunque risulta già particolarmente staccato. Infine bisogna parlare anche della classifica a squadre, magari meno prestigiosa di quelle individuali ma comunque importanti: la Astana ha un minuto e mezzo di vantaggio sulla Movistar, in terza posizione troviamo la Bora-Hansgrohe mentre è interessante notare che il Team Sky si trova al momento settimo, staccato di 6’20’’.