Una pellicola di genere commedia e drammatica che è stata prodotta nel 2007 in Italia per la regia di Daniele Luchetti che ha curato anche la sceneggiatura con Stefano Rulli e Sandro Petraglia. Il montaggio è stato realizzato da Mirco Garrone con le musiche della colonna sonora che sono state composte da Franco Piersanti e la scenografia ideata da Francesco Frigeri. Uno dei principali protagonisti di questa pellicola è l’attore e regista italiano Ninni Bruschetta nato a Messina nel gennaio del 1962. Formatosi artisticamente nel mondo del teatro questo straordinario artista ha esordito nel 1987 prendendo parte alla realizzazione del film La gentilezza del tocco diretto dal regista Francesco Calogero con il quale peraltro ebbe modo di collaborare anche del 1989 condividendo nella regia della pellicola visioni private. Tra i film di Maggiore successo che hanno caratterizzato fino a questo momento la carriera dell’artista siciliano ricordiamo Ladri di futuro, il giudice ragazzino, fiabe metropolitane, I cento passi, L’uomo in più, Perduto amor, Il siero della vanità, La casa sulle nuvole, Le ombre rosse, Senza arte né parte, To Rome with Love, Come non detto, La moglie del Sarto e tanti altri film, miniserie e serie che sono andate in onda esclusivamente nel circuito televisivo.
NEL CAST RICCARDO SCAMARCIO
La programmazione di Iris di oggi, mercoledì 12 settembre 2018, prevede per la seconda serata la messa in onda del film Mio fratello è figlio unico. Si tratta di una pellicola italiana realizzata nel 2007 sotto la regia di Daniele Luchetti mentre il soggetto è stato tratto dall’omonimo romanzo scritto da Antonio Pennacchi e la sceneggiatura è stata adattata dallo stesso regista in collaborazione con Stefano Rulli e Sandro Petraglia. Nel cast figurano alcuni volti noti del mondo dello spettacolo italiano come Elio Germano, Riccardo Scamarcio, Luca Zingaretti, Angela Finocchiaro e Anna Bonaiuto. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
MIO FRATELLO È FIGLIO UNICO, LA TRAMA DEL FILM
Nel corso degli anni Sessanta in una piccola cittadina italiana vive un ragazzo di 12 anni di nome Accio il quale da sempre ha manifestato l’intenzione di voler avere una vita incentrata sul continuo intento di voler aiutare i più bisognosi e deboli. In ragione di questo intendimento il padre del ragazzino decide di comune accordo con la madre, di mandarlo presso un seminario ubicato nelle vicinanze della sua cittadina. Quest’esperienza sarà molto importante per Accio che ad un certo punto capirà che questo genere di vita non è assolutamente fatta per lui. Lasciato il seminario, torna a passare gran parte delle proprie giornate giocando insieme a propri coetani e soprattutto ad allacciare un rapporto di amicizia con Mario un venditore ambulante di tovaglie che spesso e volentieri arriva nel suo quartiere. L’amicizia con Mario sarà molto importante per il ragazzo in quanto lo influenzerà avvicinando al partito del Movimento Sociale Italiano e in parte al fascismo. Ben presto si convincerà della bontà delle idee fasciste e questo sarà il principale motivo di contrasto con il fratello Manrico il quale essendo un operaio è praticamente uno dei principali esponenti del Partito Comunista locale tant’è che si batte lungamente per far riconoscere ai datori di lavoro tutti i diritti dei lavoratori. Le divergenze ideologiche tra i due fratelli porteranno ben presto scontri piuttosto accese e avranno delle conseguenze piuttosto drammatiche tant’è che per tantissimi anni arriveranno a non parlarsi. Prima di giungere a ciò tra i due fratelli inizieranno a minare il rapporto alcuni episodi di straordinaria violenza architettati dalle rispettive parti politiche che avranno anche il risultato di allontanarli rispettivamente dal Partito Comunista e dal Movimento Sociale Italiano. I loro scontri avranno epiloghi drammatici ma anche molto significativi sotto il profilo etico.