Siamo vicini alla conclusione della prova in linea maschile degli Europei di ciclismo su strada di Glagow, in Scozia. Siamo nel tratto finale della corsa, con 10 chilometri al termine: Cimolai e Trentin in testa per l’Italia, protagonisti di un’ottima gara, ma attenzione alla concorrenza del Belgio. C’è grande stanchezza, ma gli atleti sono pronti a dare il tutto per tutto: negli ultimi chilometri è andata in scena una vera e propria partita a scacchi nel gruppetto degli attaccanti, non è stato chiaro cosa frulla in testa nel gruppo principale. Nel frattempo, ha ricominciato a piovere ed è un altro elemento da non sottovalutare: Van Aert e Meurisse provano a insidiare il tandem nsotrano, seguiti dagli olandesi Van de Poel e Lammertink, dal tedesco Denz e dallo svizzero Albasini. Infine, Perichon per la Francia e Lopez per la Spagna. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
TRENTIN E CIMOLAI NELLA FUGA GIUSTA!
Matteo Trentin e Davide Cimolai (Italia), Wout Van Aert e Xandro Meurisse (Belgio), Maurits Lammertink e Mathieu Van Der Poel (Paesi Bassi), Nico Denz (Germania), Pierre-Luc Perichon (Francia), Michael Albasini (Svizzera), Jesus Herrada Lopez (Spagna) ed Emils Liepins (Lettonia): è questa la composizione del gruppetto di fuggitivi che si giocherà gli Europei di ciclismo a Glasgow. Quando mancano più di 30 km al traguardo il resto del plotone ha ormai mollato la presa sugli attaccanti e insegue con un ritardo di un paio di minuti che in questo momento non sembra colmabile. Non che manchi lo spazio da qui all’arrivo, ma tutte le nazionali più importanti hanno piazzato degli uomini nel gruppetto di testa, le energie dopo quasi 200 km di gara iniziano a mancare e le ruote veloci hanno perso contatto o comunque hanno perso di brillantezza sul percorso scozzese fatto di continui saliscendi. L’Italia è dunque in corsa per la vittoria: Matteo Trentin è corridore capace di imporsi anche in sprint di gruppo e lo stesso Davide Cimolai ha dimostrato di avere una grande gamba: riusciremo a riscattare il secondo posto dello scorso anno di Elia Viviani? (agg. di Dario D’Angelo)
AUMENTA IL RITMO
Siamo a 64 chilometri dall’arrivo, grande prova fin qui dell’Italia, che sta controllando in testa al gruppo. Davanti i belgi stanno facendo un grande lavoro, con Van der Sande protagonista di un’ottima corsa. Negli ultimi minuti sono rientrati sulla testa il francese Hofstetter e lo sloveno Mohoric. Segnaliamo, inoltre, la caduta per lo sloveno Pibernik. E’ una fase molto delicata della gara, con i corridori che aumentano l’intesità e avviene la classica “selezione naturale”. Davanti non collaborano tutti, c’è soltanto un belga a tirare, ma dietro c’è soltanto un corridore a tirare e sono talmente vicini che la situazione potrebbe variare nel corso dei prossimi minuti: il gruppo infatti si sta spezzando, con Kristoff in grande difficoltà. Arginato, infine, l’attacco di un ciclista olandese: bravo Ballerini a chiudere subito il possibile gap. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PETER SAGAN SI RITIRA!
Ci avviciniamo al finale degli Europei ciclismo 2018 con una notizia importante: a poco meno di 100 chilometri dal traguardo Peter Sagan, uno dei grandi favoriti per la vittoria, si è ritirato. E’ successo quando il gruppo degli inseguitori, che nel frattempo si era portato a due minuti e mezzo dai fuggitivi (rimasti in sei) si è spezzato in due tronconi: lo slovacco è rimasto nel secondo e si è subito visto quanto fosse in difficoltà. Alla fine Sagan ha dovuto alzare bandiera bianca, fermandosi; paga dividendi dunque il lavoro del Belgio, che si è messo davanti imprimendo un’andatura pazzesca soprattutto considerando che la pioggia e il vento continuano a non dare tregua. L’Italia fa gara di attacco: la nazionale azzurra si è messa al fianco del Belgio e prova a ricucire lo strappo per portare Elia Viviani a giocarsi il titolo continentale. La sensazione dunque è che ci stiamo avvicinando sempre più alla parte decisiva della gara, quella in cui si capirà se gli uomini in fuga ce la faranno davvero a resistere – a questo punto però appare davvero improbabile. (agg. di Claudio Franceschini)
INFO STREAMING VIDEO E DIRETTA TV, COME SEGUIRE L’EUROPEO DI CICLISMO
La diretta tv degli Europei di ciclismo di Glasgow 2018 sarà garantita sia dalla Rai sia dal canale Eurosport (presente su Sky e Mediaset Premium per i rispettivi abbonati), che in questi giorno stanno seguendo la prima edizione dei Campionati Europei multisport, che oggi ci riserveranno appunto anche la gara in linea del ciclismo maschile. Gara naturalmente molto lunga, che di conseguenza sarà seguita con varie finestre che presumibilmente diventeranno sempre più fitte man mano ci si avvicinerà al traguardo. Sulla Rai saranno da tenere d’occhio sia Rai Sport + HD (soprattutto nella prima parte) sia Rai Due. Appuntamento anche in diretta streaming video grazie a Rai Play gratuitamente per tutti, oppure con le possibilità offerte da Eurosport ai suoi abbonati.
IL GRUPPO SI FA SOTTO
Agli Europei ciclismo 2018 gli inseguitori fanno sul serio: adesso il vantaggio dei sette fuggitivi, quando mancano 10 giri alla conclusione della prova, è sceso sotto i 4 minuti e questo significa che le nazionali che stanno tirando il plotone (Italia, Francia e Belgio sempre molto attive) hanno iniziato a tirare per andare a recuperare prima che sia troppo tardi. Da segnalare una foratura per Peter Sagan, ma anche lo slovacco come già tutti gli altri è rientrato nel gruppo senza troppi patemi e può continuare a correre per inseguire la vittoria. Si continua a correre sotto una pioggia davvero fitta e battente, cosa che naturalmente rende la gara più dura del previsto; da vedere allora in questo finale se i corridori in fuga riusciranno a mantenere il loro vantaggio andando a giocarsi il titolo europeo in volata, oppure se gli inseguitori serreranno ancor più le fila fino ad un arrivo di tutto il gruppo compatto. (agg. di Claudio Franceschini)
SAEZ BENITO SI RITIRA
Mancano circa 100 chilometri al termine della prova su strada agli Europei ciclismo 2018: sul circuito di Glasgow si procede a circa 43 km/h e vanno segnalate diverse forature, tra cui quella del nostro Davide Cimolai. Ad ogni modo non ci sono problemi perché si rientra agevolmente nel plotone, che continua a inseguire i sette fuggitivi; sono Italia, Francia e Belgio a fare l’andatura nel tentativo di tenere vigile tutto il gruppo. Ancora presto per capire come potrebbero andare le cose ma sicuramente in questa fase qualche nazionale potrebbe decidere di dare vita a un’iniziativa se non altro per smuovere le acque. Tra i corridori che sono in fuga è particolarmente attivo Mihkel Raim (ciclista che rappresenta l’Estonia), mentre Hector Saez Benito è stato costretto al ritiro e dunque la Spagna ha perso un atleta. Ora continuiamo a vivere questa corsa per capire in che modo potrebbe cambiare, sempre che questo leit motiv possa essere modificato. (agg. di Claudio Franceschini)
SETTE CORRIDORI IN FUGA
Siamo già nel vivo degli Europei ciclismo 2018: a Glasgow le varie nazionali se la giocano per la medaglia d’oro, mancano poco meno di 200 chilometri al traguardo. Ci sono al momento sette fuggitivi tra cui Mihkel Raim, Polychronis Tzortzakis, Roland Thalmann e Josef Cerny: nessun nome grosso e nessun italiano, gli azzurri fanno parte invece del gruppo dei fuggitivi che continua a perdere terreno e che è transitato per l’ultima volta sul traguardo con un ritardo di circa due minuti e mezzo. A spingere Francia e Belgio ma anche l’Italia come detto sta facendo la sua parte: è ancora troppo presto per capire come evolverà la situazione, non ci resta allora che stare a vedere questa corsa. Da ricordare che la pioggia potrebbe fare capolino anche in maniera fitta: inevitabile pensare che con una simile situazione il borsino dei favoriti potrebbe essere irrimediabilmente modificato. (agg. di Claudio Franceschini)
SI PARTE
Tutto è pronto per la partenza della gara in linea degli Europei di ciclismo 2018 a Glasgow. Come abbiamo accennato in precedenza, questa sarà appena la terza volta in cui si disputa una gara in linea su strada riservata ai professionisti con in palio il titolo di campione d’Europa. La grande novità fu introdotta nel 2016 a Plumelec (Francia) e il primo vincitore fu subito di enorme prestigio, perché sul traguardo Peter Sagan si impose davanti a Julian Alaphilippe e allo spagnolo Dani Moreno. L’anno scorso invece a Herning (Danimarca), su un tracciato perfetto per i velocisti, ci fu la vittoria al foto-finish di Alexander Kristoff davanti ad Elia Viviani, poi terzo posto per l’olandese Moreno Hofland. Il norvegese e l’azzurro saranno sicuramente fra i nomi più attesi anche oggi: per Elia il 2018 finora è stato favoloso, qualche difficoltà in più per Kristoff, che comunque ha portato a casa cinque vittoria fra cui quella sugli Champs Élysées nella volata conclusiva del Tour de France, successo che vale come una classica. Adesso però la partenza è davvero imminente: parola alla strada, ci sono ben 230 km da affrontare! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
ORARIO E PRESENTAZIONE DELLA GARA
Oggi appuntamento di prestigio con gli Europei di ciclismo 2018 a Glasgow: si assegnerà dunque il titolo europeo della gara in linea maschile, una novità piuttosto recente dal momento che solamente dal 2016 si disputano gli Europei per la categoria Elite, cioè di fatto i professionisti. L’attesa è comunque grande, perché in palio c’è una maglia che il vincitore potrà poi indossare per tutti i prossimi dodici mesi, proprio come la maglia iridata dei Mondiali. A proposito di Mondiali: quest’anno il percorso di Innsbruck sarà difficilissimo, adatto a scalatori e uomini da corse a tappe; decisamente più semplice il tracciato da affrontare oggi a Glasgow, che dunque vedrà darsi battaglia presumibilmente i velocisti, tra i quali certamente anche il nostro Elia Viviani, che è da comprendere tra i favoriti per questi Europei di ciclismo che saranno una grande ribalta per le ruote più veloci del gruppo.
IL PERCORSO
La prova degli Europei di ciclismo 2018 si articolerà su un circuito di 14,4 km da ripetere 16 volte, per un totale di 230 km. La partenza sarà in programma alle ore 11.30 italiane (10.30 locali) e sarà collocata, proprio come l’arrivo, davanti al parco di Glasgow Green. Nella prima fase del percorso si salirà verso nord, passando per Central Station, ma i primi quattro chilometri non presentano particolari difficoltà. In seguito si gira attorno a Kelvingrove Park e qui si affronteranno tre brevi strappi in successione; segue poi un tratto in falsopiano e dopo circa 10 km ci sarà l’ultimo strappo. Nessuno di questi può essere considerato una vera e propria salita, ma andando ripetuto per la bellezza di 16 volte ecco che alla lunga potrebbero rimanere sulle gambe e dunque l’arrivo in volata, pur molto probabile, potrebbe non essere a ranghi compatti. Molto dipenderà naturalmente dall’atteggiamento dei corridori: se si farà gara dura fin da subito potrebbero essere in molti a soffrire, se si accenderà solo nel finale ovviamente per i velocisti sarà una buona notizia. Superato l’ultimo strappo si torna verso sud, passando vicino alla Cattedrale per poi girare attorno a Glasgow Green e arrivare sul traguardo. Gli ultimi 2 km sono piatti, ma bisognerà prestare particolare attenzione alle curve ad angolo retto nell’ultimo chilometro.
GLI ITALIANI E I FAVORITI
Percorso adatto ai velocisti e dunque il c.t. Davide Cassani presenterà in questi Europei di Glasgow una squadra che avrà come capitano naturalmente Elia Viviani, che sta vivendo in questo 2018 una stagione eccezionale. Le alternative potrebbero essere Sonny Colbrelli e Matteo Trentin, sperando per quest’ultimo che la condizione sia finalmente buona dopo l’infortunio subito in primavera, mentre l’ultimo uomo per la volata di Viviani dovrebbe essere Jacopo Guarnieri. Ruolo da gregari probabilmente per Davide Ballerini, Marco Canola, Davide Cimolai e Salvatore Puccio, chiamati a lavorare e magari inserirsi nelle fughe che sicuramente si svilupperanno nella prima parte della corsa. Gli avversari da temere sono naturalmente tutti uomini da corse di un giorno, con i velocisti in primo piano: da un certo Peter Sagan al campione europeo uscente Alexander Kristoff, dal veterano Mark Cavendish al redivivo John Degenkolb fino a Greg Van Avermaet, questo è l’elenco minimo dei principali rivali per gli azzurri.