Anche la Treccani apre le porte al Sarrismo: la popolare enciclopedia ha ufficialmente accolto come neologismo il termine che riassume la filosofia, calcistica e non, dell’ex tecnico del Napoli, ora passato sulla panchina del Chelsea in Premier League. Sarrismo che è diventato termine sdoganato e utilizzato con disinvoltura da tifosi, addetti ai lavori e giornalismi, che racconta la tipologia di gioco, fatta di possesso palla ma anche di inserimenti fulminei e rapidi scambi e velocità, che fa dell’intensità la sua cifra distintiva. E che ha reso il Napoli la realtà più ammirata degli ultimi tre anni in Serie A, ma con una controindicazione. L’epopea del Sarrismo non ha portato trofei all’ombra del Vesuvio, e questo ha indotto il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis a sostituire Sarri con il più equilbrato, anche se forse meno spettacolare, Carletto Ancelotti, con la speranza di riaprire la bacheca a fine stagione.
L’ANNUNCIO SU TWITTER
Di vittorie e trofei la Treccani però non si cura, rendendo il Sarrismo termine ufficiale per raccontare quanto prodotto dal tecnico toscano, spesso controverso per i suoi battibecchi con giornalisti e colleghi (celebre quello con l’attuale ct della Nazionale italiana, Roberto Mancini) ma capace di produrre un calcio che è stato oggetto di studio ed imitazione. L’ufficialità è arrivata proprio dal profilo Twitter della Treccani, che ha spiegato: “Primo trofeo stagionale per Maurizio Sarri: la sua filosofia di gioco, il “sarrismo”, si aggiudica l’ambitissimo ingresso tra i nostri neologismi. La redazione ha registrato il lemma in un articolo de «la Repubblica» del 6 settembre.” Sarri sarà sicuramente felice, ma conoscendo la sua maniacale etica del lavoro, vincere col Chelsea resta nei suoi pensieri più di essere diventato un nuovo “lemma” nella Treccani.