Nel corso dell’udienza che si è tenuta oggi a Milano, nell’ambito del processo Ruby ter e che vede imputata, tra gli altri, la senatrice di Forza Italia, Maria Rosaria Rossi, sarebbe emersa la sua intenzione di risarcire le presunte vittime del “bunga bunga”. A rivelarlo in aula, come spiega Il Giorno nell’edizione online, è stato il difensore della “fedelissima” di Silvio Berlusconi, avvocato Salvatore Pino, spiegando che ci sarebbero in corso delle trattative tra la Rossi e le tre parti civili del processo, ovvero Chiara Danese, Ambra Battilana e Imane Fadil, ospiti fisse ad Arcore. Le trattative mirerebbero a trovare un accordo extragiudiziale che preveda un risarcimento economico e che, una volta incassato, porterebbe le ragazze a revocare la loro costituzione di parte civile nel processo milanese ed uscire così definitivamente di scena. Il processo in corso vede imputati, oltre alla senatrice anche altre 28 persone, tra cui lo stesso Berlusconi accusato per corruzione in atti giudiziari. L’ex premier avrebbe cioè corrotto gli ospiti delle “cene galanti” ad Arcore in cambio di false testimonianze in Tribunale. I giudici hanno disposto la prossima udienza al 14 novembre, un tempo molto ampio che permetterà alla difesa di Maria Rosaria Rossi di trattare con i difensori di parte civile in vista dell’annunciato accordo extragiudiziale.
RUBY TER, RISARCIMENTO A “OLGETTINE”: I POSSIBILI MOTIVI
Dopo la notizia delle intenzioni della senatrice di Forza Italia Maria Rosaria Rossi a risarcire le presunte vittime del “bunga bunga”, le cosiddette “olgettine” a qualche giornalista è venuto spontaneo domandarsi se dietro questa mossa possa esserci lo zampino di Berlusconi. Un’ipotesi che non è piaciuta affatto all’avvocato Pino che in attesa del prossimo appuntamento in aula avrà il tempo di affinare la sua strategia difensiva. La domanda a questo punto è un’altra: perché la Senatrice Rossi vorrebbe risarcire le ragazze ospiti fisse dei festini di Villa San Martino? A fornire una possibile spiegazione è il portale Giustiziami.it che avanza un’indiscrezione: “Sembra che gli avvocati dell’entourage del fondatore di Forza Italia siano seccati dalle continue esternazioni alla stampa delle parti civili, in particolare da quelle della modella di origini marocchine Imane Fadil”. Dopo l’udienza che si è tenuta oggi a Milano, la stessa ragazza avrebbe commentato, rivolgendosi proprio al Cavaliere: “Pensi a fare il nonno invece di candidarsi alle europee”. Il raggiungimento dell’accordo certamente gioverebbe non poco alla stessa Rossi, accusata di falsa testimonianza, poiché potrebbe usufruire di uno sconto di pena pari a un terzo rispetto a quanto previsto in casi di risarcimento prima che il processo possa entrare nel vivo.