La reazione dei mercati alla prima bozza del progetto di bilancio 2019-21 è negativa e sta mettendo seriamente a rischio la ripresa. Il problema non è il deficit al 2,4% del Pil, ma la credibilità di un progetto che tale spesa a debito sia utilizzata per aumentare la crescita, cioè che l’equilibrio di bilancio possa essere raggiunto in modo dinamico, superando l’obbligo di quello statico. A metà ottobre il Governo dovrà convincere gli altri paesi europei che l’Italia non sarà fonte di un contagio destabilizzante per l’euro e a fine mese riceverà il voto dalle agenzie di rating che determinerà la fiducia del mercato internazionale sull’Italia. C’è quindi qualche giorno per rendere credibile un progetto che ancora non lo è.