A nemmeno ventiquattr’ore dall’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il versante orientale della Sicilia e che ha dato origine a scene incredibili, con strade che sembravano diventati dei veri e propri corsi d’acqua e famiglie che salivano sui tetti per trovare rifugio, l’Ars regionale ha già chiesto lo stato di calamità mentre è notizia di poco fa che in soccorso delle zone colpite arriveranno gli uomini dell’Esercito. Le autorità locali hanno infatti invocato l’intervento delle Forze Armate, in particolar modo nella provincia di Catania al fine di portare in salvo alcune persone e fornire tutto il supporto logistico del caso. Non solo dato che, stando a quanto si apprende, era stata allertata persino l’Aeronautica Militare che nelle ultime ore ha agevolato le operazioni dei Vigili del Fuoco nelle loro missioni in elicottero, volte a sgomberare tutti coloro che avevano cercato riparo sui tetti per sfuggire ai livelli incredibili che le acque avevano raggiunto in alcuni luoghi. (agg. R. G. Flore)
GIA’ CHIESTO LO STATO DI CALAMITA’
Chiesto lo stato di calamità in Sicilia, dopo i gravi danni provocati dal maltempo che si è abbattuto dalla serata di ieri. Ad annunciarlo è stata la deputata dell’Ars Rossana Cannata. La componente della Commissione Attività Produttive ha spiegato: «Sostengo il riconoscimento dello stato di calamità naturale a favore delle comunità della zona Montana, della zona nord di Siracusa e di tutte le altre zone colpite dalle perturbazioni». Un’urgenza, spiega la Cannata, che riguarda moltissime zona del siracusano, da nord a sud «quasi tutto il comparto stradale provinciale – aggiunge – un comparto che versa in condizioni di assoluto degrado, messo in ginocchio anche dalle insistenti piogge degli ultimi giorni e in cui la sicurezza stradale è altamente compromessa, infatti negli anni vi sono stati innumerevoli incidenti stradali, spesso anche mortali». Secondo la Cannata è necessario intervenire al più presto visto che le strade interessate rappresentano importanti snodi commerciali: «Gli interventi – conclude – dovranno riguardare il consolidamento e il ripristino della sovrastruttura stradale, nonché la realizzazione di eventuali rotatorie, al fine di migliorare la sicurezza stradale e assicurare l’incolumità degli automobilisti». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FIUMI NELLE STRADE
La violentissima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Sicilia orientale ha trasformato le strade in veri e propri fiumi, travolgendo le auto e costringendo la gente a trovare rifugio sui tetti delle abitazioni. Dalla passata notte ad oggi, come spiega RaiNews, si contano almeno 140 interventi da parte dei vigili del fuoco e che si sono concentrati soprattutto tra Catania e Siracusa (con rispettivi province), dove sono state messe in salvo numerose persone rimaste bloccate nelle proprie auto. Attualmente in 200 uomini dei vigili del fuoco stanno operando nelle province interessate anche con l’ausilio di due elicotteri AB412 dei reparti volo di Catania e Salerno. A rendere particolarmente difficile la situazione sono soprattutto i numerosi allagamenti. Sul piano dei trasporti si registra il maggiore disagio: cinque voli sono stati dirottati su altri scali. Anche la circolazione stradale ha incontrato ovviamente delle criticità rendendo necessario l’intervento dei sommozzatori dei pompieri in quanto le vie si sono trasformate da ore in corsi d’acqua, travolgendo automobili ed oggetti. Ad essere stato travolto dalla pioggia anche un mezzo dei vigili del fuoco nella zona della Piana di Catania dove si è concentrato il nubifragio. Quattro membri della squadra sono rimasti bloccati per circa 3 ore nei pressi del parco archeologico di Palikè, nel territorio di Mineo, soccorsi poi da altri colleghi. Dopo il salvataggio i vigili del fuoco coinvolti hanno deciso di proseguire nel servizio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FIUMI IN PIENA NELLE VIE, AUTO TRAVOLTE
Una notte terribile quella appena passata per gli abitanti della Sicilia. Il maltempo ha flagellato in particolare il catanese ma anche il siracusano. Colpiti i centri di Lentini, Francofonte, Carlentini e la zona attorno all’aeroporto militare di Sigonella, e in campagna diversi residenti sono stati costretti a salire sui tetti delle proprie abitazioni per sfuggire alla furia del fango e dell’acqua. Per metterli in salvo sono intervenuti gli elicotteri dei vigili del fuoco e della marina. Fortunatamente, e aggiungiamo noi, miracolosamente, non si sono verificati morti ne feriti, ma la popolazione siciliana ha vissuto attimi di terrore. Molti i fiumi locali esondati e diverse le strade rese impraticabili a causa degli allagamenti. In alcuni comuni del catanese l’acqua si è riversata nelle vie, creando dei veri e propri fiumi che hanno trascinato con se tutto ciò che trovavano, auto comprese. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“PAURA DI MORIRE”
Non ha provocato feriti ne morti, ma ha creato danni ingenti e numerosi disagi, il maltempo che si è abbattuto in queste ore in Sicilia, ed in particolare nella zona del catanese. Piogge violentissime hanno causato allagamenti in diversi paesi, con le strade che si sono trasformate in veri e propri corsi d’acqua, con le auto al seguito. A Lentini, una vettura è rimasta coinvolta in un incidente sull’ex statale 194 a causa dell’esondazione del fiume San Leonardo: «L’acqua è arrivata all’improvviso – le parole di uno dei passeggeri dell’auto, raccontate a Repubblica – la nostra auto si è schiantata contro il guard-rail e abbiamo avuto paura di morire, io sono uscito dal finestrino e poi sono arrivati i carabinieri a soccorrerci. Stiamo bene. C’erano altre auto ferme, tutti sono in salvo». Numerose i tratti di strada chiusi per gli allagamenti, e disagi si segnalano anche in provincia di Messina, Enna e Siracusa. Più in basso il video dei danni provocati nel catanese dal maltempo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VIOLENTA ONDATA DI MALTEMPO
Una violenta ondata di maltempo ha messo in ginocchio il catanese nelle ultime ore. In molti paesi della provincia etnea si sono verificati allagamenti, con le strade che si sono trasformate in veri e propri fiumi, e le auto portate via dalla corrente. Numerosi gli interventi di vigili del fuoco, protezione civile, volontari e forze dell’ordine, anche se fortunatamente non si sono per ora verificati feriti. Molti i paesi in cui le scuole sono rimaste chiuse, a cominciare da Palagonia, come comunicato su Facebook dal sindaco. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco, soprattutto di automobilisti in panne, o di residenti che denunciavano case e negozi allagati a seguito delle violentissime piogge che si sono abbattute nella zona fin dalla serata di ieri. Coinvolto anche il messinese e il siracusano, ma è soprattutto la zona di Catania, e marginalmente di Enna, quella maggiormente interessata dal maltempo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NUBIFRAGIO NEL CATANESE
Il Catanese si è risvegliato questa mattina travolto dal maltempo. Acquazzoni, nubifragi e allagamenti, si sono verificati in molti paesi della provincia etnea e di Enna, causando non pochi disagi per i residenti. Come riferito dall’agenzia Ansa e da altri organi di informazione, i centri maggiormente colpiti sono stati quelli di Ramacca, Palagonia, Scordia e Agira (Enna), dove molti negozi e case si sono allagati. Nel contempo sono state obbligatoriamente chiuse diverse strade perché impercorribili a causa dell’acqua, leggasi, un tratto della SS417, la Catania-Gela a Mineo, la statale 385 di Palagonia, e la SS280 Catania-Enna.
SCUOLE CHIUSE A PALAGONIA
Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco di Catania e Palermo, che sono dovuti intervenire anche con i sommozzatori per aiutare gli automobilisti in difficoltà. Sul catanese piove ininterrottamente dalla serata di ieri, e le autorità hanno invitato le persone ad utilizzare il meno possibile i mezzi a due ruote come bici e motociclette. A Palagonia le scuole sono rimaste chiuse, come annunciato dal sindaco tramite Facebook. Stando a quanto riferisce la sala operativa della Protezione civile regionale, al momento non si registrano feriti.