Ha diviso una comunità intera, quella di Lago, paesino alle porte di Cosenza, la storia di don Giancarlo Gatto, il parroco che ha venduto l’oro della Madonna (pare) per ripagare i debiti della propria chiesa. Una leggerezza, l’ha definita qualcuno. Un atto imperdonabile a detta di qualche altro. Fatto sta che don Giancarlo ha sempre interpretato il suo ruolo di uomo di religione in maniera atipica. E’ sempre stato un prete “speciale”, anche quando nei licei, insegnante di religione, forse per stabilire un contatto coi ragazzi, si lasciava andare in classe a qualche parolaccia. Perché lui, alla fine, si è sempre sentito uno di loro: un giovane tra i giovani. E loro erano la platea a cui voleva arrivare, il pubblico perfetto anche per i suoi brani: perché quella passione per il canto non era mai riuscito a metterla da parte neanche da prelato. E allora ecco don Giancarlo: in classe col registratore e il suo cd, pronto a cantare una canzone (testo di scritto di proprio pugno) avente protagonista il più delle volte Gesù. Un prete “televisivo”, al punto da condurre una rubrica periodica sugli insegnamenti del Vangelo sulle reti locali. E forse era destino che il suo caso avesse ribalta nazionale, fino ad approdare negli studi di Barbara D’Urso. Don Giancarlo, il prete 2.0., forse stavolta ha un po’ esagerato. (agg. di Dario D’Angelo)
COSENZA, PRETE VENDE ORO DELLA MADONNA
Cosenza, prete vende oro della Madonna: bufera su don Giancarlo Gatto. Il parroco del Santuario della Madonna delle Grazie a Lago si sarebbe infatti impossessato dei valori custoditi all’interno della Chiesa ccosentina: oro per un totale di 30 mila euro, venduo senza chiedere il permesso il consenso delle autorità ecclesiastiche. Secondo quanto sottolineato dall’Ansa, don Giancarlo Gatto avrebbe ammesso i fatti, spiegando di aver agito così per pagare i debiti della parrocchia. La denuncia è stata perpetrata da alcuni fedeli: avviata un’indagine dall’Arcivescovo Francesco Nolè, che ha chiesto le scuse immediate di don Gatto. Ecco le parole di monsignor Nolè: “Sono sorpreso e amareggiato per quanto é accaduto nella comunità di Lago, divisa e provata da alcune decisioni che il parroco avrebbe messo in atto senza consultare i superiori, né chiedere i permessi dovuti alle competenti autorità ecclesiastiche”.
BUFERA SU DON GIANCARLO GALLO
Monsignor Francesco Nolè ha poi invitato don Giancarlo Gallo “ad un atto di umile responsabilità nel chiedere pubblicamente scusa alla comunità”. Come dicevamo, è scoppiata la bufera ma sui social network c’è chi difende a spada tratta il parroco. I colleghi di iacchite.com riportano alcune dichiarazioni dei fedeli del Santuario della Madonna delle Grazie di Lago: “Finalmente un vero prete”, “La chiesa deve essere povera di beni ma ricca di fede. Bravo don Giancarlo, meglio così: molto meglio onorare i debiti che tenere questi beni alla mercé di qualche male intenzionato” o ancora “Onesto e sincero. Meglio non avere debiti. La Madonna non si mette oro, una statua di legno piena d’oro… quanta ignoranza c’era una volta… quanta ignoranza…”.