Gary Hart, ex senatore del Colorado negli anni 80, era tra i favoriti alla vittoria per la Casa Bianca tra i candidati democratici. Ma, come spesso accade in America, dovette dire addio alla politica per via di un rapporto extra coniugale con un’ex modella, Donna Rice. Fu uno dei primi casi, oggi invece comunissimi, di carriere politiche stroncate dal tradimento della moglie. L’America, si sa, non tollera che un politico possa avere questo tipo di relazioni, basti ricordare il caso dell’ex presidente Bill Clinton che sfiorò l’impeachment. La storia di Hart è finita sugli schermi nel film The Front Runner interpretato dall’ex eroe di X-Men, l’attore australiano Hugh Jackman. Per “Wolverine” interpretare Hart è stato, dice in una intervista oggi a Repubblica, “il più enigmatico dei ruoli della mia carriera”.
IL COMMENTO DI HUGH JACKMAN
Lo ha anche conosciuto personalmente, è stato a casa sua, hanno riguardato un vecchio documentario che racconta quanto avvenne all’epoca. Lo definisce “un uomo con una intelligenza fuori della norma: sempre sintetico, dritto al punto”. Tanti punti di contatto in questa storia con quelle di Bill Clinton, dell’ex senatore John Edwards, e dell’ex governatore dello stato di New York Eliot Spitzer: “Ai funerali di John McCain, anche se appartenevano a partiti diversi, Hart lo ha ricordato in modo commosso, erano grandi amici anche se di schieramento opposto. I due si assomigliavano, avevano la capacità di prevedere gli avvenimenti del futuro. L’unica cosa che Hart non ha saputo predire era l’interesse della stampa gossip per gli affari privati”. L’attore ha anche chiesto all’ex politico cosa ne pensi di Trump: “Mi ha detto che questa è la più grande opportunità da decenni di tornare ai principi di una volta, è convinto che l’America non viva in uno stato di democrazia”.