Pena ridotta notevolmente per l’ex primario della clinica Santa Rita di Milano, Pierpaolo Brega Massone. Poco fa è arrivata la sentenza in appello, che ha cancellato il precedente ergastolo e condannato il medico a 15 anni di carcere, riqualificando il reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale. Massone è stato ritenuto responsabile della morte sospetta in sala operatoria di 4 pazienti, così come il suo vice, Fabio Presicci (imputato per 2 omicidi), che ha visto anch’egli la pena ridursi dai 24 anni e 4 mesi, ai 7 anni e 9 mesi. Il secondo grado d’appello è giunto dopo che la Cassazione nel giugno dell’anno scorso, aveva annullato la precedenza sentenza del processo sulla “clinica degli orrori”.
I FATTI RISALENTI AL 2007
L’accusa chiedeva per Massone la conferma dell’ergastolo, nonché 25 anni per l’aiuto Presicci, accusando entrambi di aver agito secondo un “modus operandi seriale”, e spiegando che i decessi erano “altamente probabili” in quanto conseguenza di operazioni “ad alto rischio”. I fatti risalgono al 2007, quando la Guardia di finanza e la procura di Milano scoprirono un sistema di operazioni sospette, fatte al solo scopo di ottenere i rimborsi della Regione Lombardia; molti i pazienti operati senza che ve ne fosse bisogno, e quattro di essi sono deceduti in circostanze “strane”.