Pietro Capuana, ribattezzato il santone di Motta, è indagato per presunti abusi sessuali su minorenni: attualmente il 73enne è tornato in libertà dopo essere stato condannato ai domiciliari, così come i suoi collaboratori Fabiola Raciti, Rosaria Giuffridi e Katia Scarpignato. Intervenuto nel corso di Storie Italiane, l’avvocato Mario Brancato ha sottolineato che “il rinvio a giudizio dovrebbe arrivare nei prossimi giorni”, aggiungendo sulle accuse rivolte a Capuana: “L’avvocato esercita il proprio diritto di difesa, a volte sembra che sia l’avvocato l’imputato. Il punto è capire se il soggetto è colpevole o innocente, fino a oggi non è stato incolpato. Dove sono stati i genitori fino adesso quando si parla di abusi di quaranta anni? O sono complici o sono vittime. Leggiamoci le carte e poi capiamo come stanno le cose”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LE INTERCETTAZIONI DELLE COMPLICI
Pietro Capuana, Santone accusato di abusi su minorenni: nuovi sviluppi sul caso di Aci Bonaccorso. L’uomo è stato scarcerato ed è atteso il rinvio a giudizio, ma spuntano delle intercettazioni riportate da Storie Italiane. Protagoniste Katia Scarpignato e Fabiola Raciti:, complici di Pietro Capuana, e si può evincere come si tentava di convincere le ragazzine nella comunità: “Senti la tua priorità quando sei qui, poi che ti dice lui devi fare… di fare di dire, le cose le fai, ma se lui non ti dice niente, devi stare con lui”, queste le parole rivolte a una giovane da una delle due complici. Duro il commento di Massimo Lugli: “Siamo tutti garantisti e siamo in attesa del rinvio a giudizio, ma le cose che abbiamo visto sono agghiaccianti: ragazze parlano di abusi in chiesa. Questa cosa va avanti da 40 anni. I due vescovi che si sono susseguiti e ora il terzo, si sono voltati dall’altra parte”.
LA TESTIMONIANZA DI UN PADRE
Intervenuto in studio, l’avvocato Mario Brancato ha commentato: “Qui il vero problema è capire se sono esistiti gli abusi. Queste intercettazioni sono state chiarite dagli imputati, non hanno riferimenti sessuali. Se ci sono gli abusi, li pagherà, altrimenti è stato accusato un innocente”, il commento del legale del santone. L’inviato di Eleonora Daniele ha intervistato in esclusiva il padre di una vittima, che ha ricostruito quanto accaduto: “Dicevano che lui era discendente di Gesù e mi sono convinto che c’era Gesù. Mia figlia ha anche fatto i turni, io ero inconsapevole di quanto succedeva la dentro. Mia figlia non voleva più andarci, mi ha detto che succedevano delle cose che non le piacevano”. E aggiunge: “Mia figlia ha denunciato quell’uomo. Io mi fidavo ciecamente di lui, un mio amico di infanzia mi ha fatto conoscere questa comunità. Io sto malissimo, è stata colpa mia ciò che è successo a mia figlia. Vorrei che le persone che sanno, parlassero e dicessero la verità”. Conclude: “Ho trovato il coraggio perchè ho visto mia figlia che soffriva”.