Promessa mantenuta per Justin Trudeau: durante la campagna elettorale del 2015 l’attuale primo ministro canadese aveva promesso la legalizzazione della marijuana e da oggi la vendita e il consumo a scopo ricreativo sono legali in Canada a tutti gli effetti. Come riportato da Il Post, “ogni provincia e amministrazione locale canadese può scegliere come applicare la nuova legge, quindi le modalità per il consumo legale variano sensibilmente a seconda delle aree amministrative del Canada. Ogni amministrazione può per esempio indicare quali tipi di negozio possano vendere marijuana e dove possa essere consumata. Alcune province hanno imposto regole più restrittive di altre, portando a un po’ di confusione”. In ogni caso le diverse amministrazioni hanno avviato da tempo settimane campagne di comunicazione, con cartelloni e volantini, per informare la popolazione rispetto alle regole da seguire per evitare multe. In Canada “ogni maggiorenne può inoltre circolare con una dose massima di 30 grammi, e non potrà far crescere più di quattro piantine a casa”. (agg. di Dario D’Angelo)
CANDADA, MARIJUANA LEGALE DA OGGI
Il Canada da oggi è il secondo paese al mondo dove la marijuana è legale, dopo l’Uruguay, anche se in diversi stati americani ad esempio la California lo è allo stesso modo, anche se non a livello nazionale. Il giovane primo ministro canadese Justin Trudeau ne aveva fatto un suo cavallo di battaglia, con il solito ritornello che in questo modo si sconfigge la criminalità, cosa mai provata realmente. Inoltre la legalizzazione viene anche questa volta sbandierata come “uso ricreativo” insomma divertimento. Che la marijuana sia un divertimento è un’altra cosa tutta da provare: se è vero che ha qualche effetto benefico ad esempio come sonnifero, è anche vero che la stragrande maggioranza di chi ne fa uso lo fa per lo sballo, cioè andare fuori di testa, fuggire la realtà e magari anche provocare incidenti mortali se è alla guida di una vettura, perché la cannabis fa perdere qualunque percezione della realtà e dello scorrere del tempo.
CANADA, PRIMI NEGOZI CANNABIS APERTI
Hanno comunque già aperto in Canada i primi negozi con ovviamente code di clienti agli ingressi. Ma l’interesse più grande anche se non detto ufficialmente di ogni paese che fa questo passo è l’introito di tasse: si calcola che il Canada ricaverà qualcosa come 400 milioni di orari all’anno. Si possono acquistare oli, semi, piante fresche da coltivare anche in casa. Ogni cliente (ai minorenni è vietato l’acquisto) può portarne con sé un massimo di 30 grammi e non potrà coltivare più di quattro piantine a casa propria. Aumentate le pene per la vendita illegale e quelle per chi la vende ai minorenni: si rischiano fino a 14 anni di carcere. In procinto di essere varata una amnistia per tutti coloro che si trovano in carcere, secondo la vecchia legge risalente al 1923, per aver consumato marijuana. I benefici previsti? Maggiore controllo sul consumo, restrizioni per i minori, alleggerimento del lavoro dei tribunali, riduzione del mercato nero, nuovi ricavi grazie alla tassazione. Almeno questo è quanto è stato propagandato.