Alla Festa del cinema di Roma, il regista polacco Zanussi presenta domani in anteprima mondiale il suo nuovo film, “Ether”, etere. Zanussi è stato il simbolo del cinema antagonista polacco durante gli anni del comunismo, ha girato un celebre film su papa Giovanni Paolo e sul leader di Solidarnosc Walesa. Il suo è un cinema particolarmente legato ai temi etici e spirituali, un cinema, dice, per il quale nessun produttore vuole spendere soldi e infatti per questo lavoro si sono riuniti i produttori di ben cinque nazioni compresa l’Italia. Si tratta di una sorta di rivisitazione dei miti di Faust e di Frankenstein, ambientato durante la Seconda guerra mondiale e di cui sono protagonisti un prete esorcista, un medico che esercita il potere sulle persone manipolandole.
ZANUSSI “CELEBRA” PAPA FRANCESCO
Come spiega lui stesso oggi in una intervista sul quotidiano Il Messaggero, tema del film è la provenienza e l’origine del Male, tema antico come l’uomo, ma che, oggi, spiega, sta trionfando in tutti gli ambienti dalla politica ai rapporti personali: popoli affamati contro l’opulenza di pochi ricchi è uno di questi casi, dice. E ancora, a proposito dei migranti, dice come l’uomo di oggi non sa decidere se difendere i beni accumulati durante secoli di dominazione o metterli in comune con i più poveri. Alla domanda cosa sia oggi la Polonia, risponde che “c’è un grande vuoto, il messaggio di Giovanni Paolo è stato accolto solo in parte e la convergenza tra potere politico e la Chiesa sta preoccupando anche i cattolici”. Il nuovo papa invece, Bergoglio, per Zanussi è molto diverso dai suoi predecessori, è meno teologo e più pastore, ci sta riportando alle radici del cristianesimo. Sempre attivo nonostante l’età, 79 anni, sta già lavorando a un nuovo film, mentre rimpiange lo scomparso Ermanno Olmi, dice. E del suo connazionale Roman Polanski, ancora ricercato dalla giustizia di diversi paesi come la Polonia per l’accusa di aver stuprato una minore negli anni 70, dice che non è giusto rivangare crimini del passato: “è ipocrisia e bigottismo”.