Chiavetta usb esplosiva, e questa volta non in merito al contenuto. Una volta inserita nel computer, un ispettore di polizia della sezione di pg della procura di Trapani è rimasto gravemente ferito alla mano sinistra. Secondo le prime informazioni, all’interno del sistema di archivio dati portatile era stato inserito dell’esplosivo. La chiavetta in oggetto era stata consegnata in un plico all’avvocato civilista Monica Maragno che, in preda ai sospetti, l’aveva poi consegnata alla polizia. A commentare i tragici fatti avvenuti nelle passate ore, come spiega Askanews, è stato anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che in una nota ha asserito: “Condanno fermamente il gesto di chi porta a termine atti scellerati, mettendo in pericolo la vita di innocenti. Esprimo a nome del governo regionale la piena solidarietà e un augurio di pronta guarigione all’ispettore di Polizia di Trapani, Gianni Aceto, rimasto ferito stamane per l’esplosione di una chiavetta usb”. Musumeci ha poi inviato la sua gratitudine e l’apprezzamento dei siciliani a tutti gli agenti che ogni giorno sono al servizio della comunità per garantire la legalità nell’isola e la sua tutela. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL FORO “PREOCCUPATI”
Atto intimidatorio ai danni di un’avvocatessa del foro di Trapani. Una chiavetta usb a lei destinata, e spedita due anni fa, è esplosa quest’oggi dopo che un poliziotto della procura siciliana ha inserito il dispositivo nel computer, rimanendo ferito. Sulla questione è intervenuto l’avvocato Umberto Coppola, presidente dell’Ordine degli avvocati di Trapani, che ai microfoni dell’agenzia AdnKronos ha ammesso: «Siamo molto preoccupati, oltre che addolorati, per quanto accaduto. Siamo anche dispiaciuti perché un poliziotto è rimasto ferito. È una brutta vicenda su cui spero venga fatta luce». La donna aveva consegnato il pacco alla procura visto che il mittente non corrispondeva al vero, e si era quindi insospettita: «L’avvocato si era rivolta ai nostri uffici dicendo che aveva ricevuto un plico proveniente dall’Ordine degli degli avvocati – ha proseguito Coppola – ma i nostri impiegati avevano detto che non era una busta in dotazione dell’Ordine. La collega ha così ritenuto opportuno consegnare il plico alla Procura». Quindi il presidente degli avvocati trapanesi ha chiosato: «Siamo dispiaciuti perché ci sentiamo colpiti come Ordine. Noi ogni giorno lottiamo per i diritti dei nostri colleghi. Ci preoccupa e ci addolora». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INVIATA UN PAIO DI ANNI FA
Emergono ulteriori dettagli in merito alla chiavetta usb esplosiva che ha provocato il ferimento in maniera grave di un agente di polizia della procura di Trapani. Stando a quanto riportato dall’edizione online del quotidiano torinese La Stampa, la chiavetta era stata spedita circa due anni fa ad un’avvocatessa, e il mittente era l’Ordine degli avvocati di Trapani. La donna ha chiesto al proprio ordine di che cosa si trattasse, ma nessuno ha potuto rispondere visto che il plico non preveniva da quegli uffici. L’avvocatessa ha quindi denunciato la spedizione del pacco, e ieri, su ordine del pubblico ministero, il plico è stato aperto dal poliziotto Gianni Aceto: appena inserita la chiavetta nel pc, è esplosa. Alfredo Morvillo, il procuratore di Trapani, ha aperto un fascicolo con le accuse verso ignoti di minacce e lesioni gravi. L’usb è stata inviata alla scientifica per verificare che la stessa contenesse realmente esplosivo: non è infatti da escludere che fosse di quelle semplicemente utilizzata per danneggiare i dati registrati, ma che a causa di un malfunzionamento sia poi esplosa. A differenza di quanto emerso in precedenza, il poliziotto che ha aperto il pacco non ha perso tre dita ma è rimasto comunque ferito. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ESPLODE USB
Una chiavetta usb esplosiva. Lo strumento elettronico, consegnato in un plico, è stato aperto da Gianni Aceto, ispettore di polizia della sezione di pg della procura. Una volta ricevuto il pacco, l’uomo l’ha aperto ed ha quindi inserito la chiavetta “misteriosa” nel computer: a quel punto la stessa è esplosa ferendo gravemente l’ispettore di polizia alla mano sinistra, che perso tre dita. Il dispositivo informatico, in base ai primi accertamenti, conteneva dell’esplosivo che doveva deflagrare, come è stato, una volta che la chiavetta venisse inserita nel pc.
CHIAVETTA INVIATA AD UN’AVVOCATA
La chiavetta era stata inviata da un anonimo ad un’avvocata, che insospettitosa del pacco ha deciso di consegnare lo stesso alla polizia: a quel punto gli investigatori hanno deciso di aprire il plico contenente poi la spiacevole sorpresa. E’ stata aperta un’inchiesta per cercare di risalire al colui che ha spedito il pacco all’avvocato, e di conseguenza, al responsabile di questo folle gesto. E’ probabile che il destinatario si fosse fatto dei nemici a seguito di qualche causa, e di conseguenza, che qualcuno avesse voluto vendicarsi nei suoi confronti.