Antonio Cassano ha dato l’addio al calcio, che stavolta dovrebbe essere definitivo, anche se con Fantantonio è sempre meglio non mettere l’ultima parola. In ogni caso, si può fare un bilancio della carriera di questo straordinario talento, tutto genio e sregolatezza, che sicuramente ha dato meno di quello che avrebbe potuto ma ha comunque entusiasmato tantissimi appassionati di calcio. La carriera di un personaggio come Cassano è difficile da ridurre in numeri, ma qualche punto fermo si può dare: il barese ha giocato 515 partite ufficiali, nelle quali ha segnato 140 gol indossando le maglie di Bari, Roma, Real Madrid, Sampdoria, Milan, Inter, Parma e infine di nuovo Sampdoria, vincendo una Liga con il Real Madrid, uno scudetto con il Milan e due Supercoppe italiane con Roma e Milan. Le presenze in Nazionale sono 39 e i gol segnati 10, partecipando agli Europei 2004, 2008 e 2012 e ai Mondiali 2014, sua ultima apparizione con la maglia azzurra. I numeri però sono davvero freddi in questo caso: nel bene e nel male, Cassano è di certo uno di quei giocatori che non si può sintetizzare con le statistiche. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LE PAROLE DEL PATRON GOZZI
Antonio Cassano lascia il calcio. E stavolta, a quanto dice, il ritiro è definitivo. Si è già conclusa, dunque, l’esperienza con l’Entella, che soltanto pochi giorni fa gli aveva spalancato le porte dandogli la possibilità di allenarsi in gruppo. C’è da sottolineare in questo caso la signorilità del presidente della Virtus, Antonio Gozzi, l’ultimo uomo del mondo del calcio a dare fiducia a Fantantonio. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il numero uno dell’Entella ha risposto alla lettera d’addio di Cassano:”Caro Antonio, sapevo che sarebbe stata una scommessa difficile da vincere, ma era giusto provarci. Ti sei dimostrato un amico, offrendo il tuo aiuto nel momento più difficile della mia Entella. Valeva la pena tentare di recuperare un campione che in una famiglia come la nostra avrebbe potuto chiudere la carriera. In pochissimo tempo hai ridato entusiasmo e unità ad un ambiente che vive questa incredibile incertezza con tanta rabbia e disperazione. Da parte nostra abbiamo fatto tutto il possibile. Sono molto orgoglioso dei miei collaboratori. Tutta la squadra ti ha fatto sentire dal primo giorno uno di loro. Grazie ragazzi, siamo un grande gruppo”. (agg. di Dario D’Angelo)
Antonio Cassano lascia il calcio: “Non ho più la testa per allenarmi con continuità”
Antonio Cassano dice basta e dà l’addio definitivo al calcio. Aveva appena cominciato ad allenarsi con la Virtus Entella, disputando un’amichevole in settimana, deliziando i nuovi tifosi con assist e giocate. Adesso però è arrivata la decisione inattesa, dopo un tira e molla durato due anni nei quali Fantantonio manifestava il desiderio di tornare a giocare. Ha lasciato il calcio con una lettera pubblica: “Cari amici. E’ arrivato il giorno. Quello in cui decidi che è finita per davvero. Ringrazio il presidente Gozzi e i ragazzi dell’Entella per l’occasione che mi hanno concesso. Gli auguro tutto il meglio. In questi giorni di allenamento, però, ho capito che non ho più la testa per allenarmi con continuità. Per giocare a pallone servono passione e talento ma soprattutto ci vuole determinazione e io in questo momento ho altre priorità”. Poi una lista di ringraziamenti, anche se Cassano è rimasto generico: “Voglio ringraziare tutti i compagni di squadra di questi anni, gli avversari, gli allenatori e i dirigenti (sì, certo, anche quelli con cui qualche volta ho litigato). Ma soprattutto voglio salutare i tifosi, quelli dalla mia parte e anche gli avversari perchè senza di loro il calcio non esisterebbe”.
Antonio Cassano lascia il calcio: “Il pallone mi ha dato tantissimo”
Nella lettera pubblica di Antonio Cassano, attraverso la quale ha annunciato il ritiro dal mondo del calcio, l’ex attaccante di Roma, Real Madrid, Milan, Inter e Sampdoria ha voluto esprimere tutte le sue sensazioni: “Il pallone mi ha dato tantissimo – si legge nel comunicato – Mi ha fatto conoscere persone magnifiche, grandi campioni e gente comune. Mi ha tolto dalla strada, mi ha regalato una famiglia meravigliosa e soprattutto mi ha fatto divertire da matti. Ancora oggi quando mi capita di vedere una qualsiasi partita resto ipnotizzato. E’ il gioco più bello che c’è. Sì, lo so, con un altro carattere avrei potuto vincere di più e giocare meglio, ma credetemi, ho vissuto comunque emozioni incredibili e oggi ho accanto a me le uniche cose che contano davvero”. Nessun rimpianto per Fantantonio, adesso è arrivato il momento di voltare pagina e dimostrare di poter fare bene anche in altri ambiti: “Voglio dimostrare prima di tutto a me stesso che posso fare cose belle anche senza l’aiuto dei miei piedi. Grazie a tutti, di cuore. Antonio Cassano”.