La pellicola, “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini, ha riportato ad essere ancora più forte e attuale il caso riguardante Stefano Cucchi, trentunenne morto nel 2009 durante la custodia cautelare. Il film si è soffermato sull’indifferenza dell’uomo, sulla sua brutalità e, nonostante parlasse di un caso di cronaca nera molto attuale, è stato apprezzato e sostenuto da tutti, perfino dalla stessa famiglia di Stefano. Alessandro Borghi che nel film ha interpretato Stefano è riuscito a immedesimarsi così tanto nel giovane da riuscirne a restituire alla famiglia e al pubblico la stessa parlata, la stessa camminata e gli stessi atteggiamenti. Insieme al regista ha ricostruito gli ultimi sette giorni di Stefano e Ilaria ha chiamato lo stesso Borghi per ringraziarlo: “In questi nove anni a fatica abbiamo ricostruito punto per punto quello che è accaduto a Stefano nella sua ultima settimana di vita, ma la cosa che nessuno mi potrà restituire è vedere lo stato emotivo con cui ha affrontato quei momenti in cui non potevamo stare con lui perché ci veniva negata la possibilità di incontrarlo. Borghi lo ha fatto, mi ha ridato Stefano in quei giorni, me lo ha regalato come persona”.
“STEFANO MI HA REGALATO UNA NUOVA VITA”
Ilaria Cucchi, come l’intera sua famiglia, era ed è consapevole che Stefano avesse fatto numerosi errori in passato: “Era un ragazzo buono che aveva sbagliato, ma che stava ricominciando. Stefano era un ragazzo meraviglioso. Già da piccolo era pieno di vita, solare con il sorriso e la battuta pronta. Ma era anche molto fragile. Per questo non posso perdonare chi l’ha ucciso – ha dichiarato in un’intervista a Chi, in edicola da domani – Per lui sono stata una seconda mamma. Ero quella che, quando lui andava a letto, gli frugava nelle tasche e controllava il telefono. Ed ero quella che lui cercava appena aveva un problema”. Stefano viene descritto da Ilaria come un ragazzo solare, con la voglia di vivere e sapeva che Ilaria non era felice, “il suo regalo è stato un’altra vita perché in questa tragedia ho conosciuto Fabio, Fabio Anselmo, il nostro avvocato, con cui ora divido anche la vita, come regalo di Stefano”.