Oggi verrà celebrata la canonizzazione di Paolo VI e proprio in questo periodo è ritornata a galla una delle questioni più spinose legate al suo pontificato, ovvero quella lettera di dimissioni che ha scritto prima della sua morte. Secondo il Cardinale Giovanni Battista Re in realtà lo scritto è da attribuire alle cattive condizioni di salute del Papa e alla sua più grande preoccupazione: non riuscire a portare a termine il suo compito, a causa di una forte debolezza fisica. Il primo incontro fra il cardinale e Paolo VI avviene durante il periodo del seminario: “Grande nel privato, non aveva il dono delle folle che aveva Giovanni Paolo II”, riferisce a Tv2000, sottolineando che il Pontefice era noto per la sua cordialità e abilità nel dialogo.
PAOLO VI, IL PRIMO PAPA CHE HA PRESO L’AEREO
Il cardinale Re è stato colpito dai suoi gesti, dalle sue parole e per quella sua cultura che all’epoca era superiore rispetto alla norma. Acuto nei ragionamenti e brillante, per un Pontefice che ha appreso dalla madre il senso della preghiera e del raccoglimento, dal padre la volontà di non arrendersi al male e di dare testimonianza della propria fede. “Il primo Papa che ha preso l’aereo, il primo Papa che ha raggiunto la Terra Santa”, ricorda ancora il religioso parlando di come questi progetti siano stati realizzati a sei mesi di distanza dalla nomina ricevuta da Paolo VI. Il Pontefice in quel momento vuole inviare un grande messaggio: bisogna ritornare alle origini, alla parola del Signore.
PAPA MONTINI E L’ELEZIONE NEL 1963
Prima di diventare noto con il nome di Papa Paolo VI, il Pontefice era noto con il suo nome di battesimo: Giovanni Battista Montini. Nasce a Concesio nel 1897 e diventa sacerdote a 23 anni, scegliendo di proseguire i suoi studi a Roma. Entra così all’interno del Vaticano, dove diventa già nel 1937 il numero tre della burocrazia dello Stato religioso. Meno di vent’anni più tardi viene nominato invece pro-segertario e tre anni più tardi viene nominato arcivescovo di Milano. La sua elezione a Pontefice avverrà invece il 21 giugno del 1963, prima quindi di un periodo turbolento, come quello degli anni di piombo e l’uccisione di Aldo Moro.