Lunga intervista di Luigi Di Maio a Il Fatto Quotidiano, con il leader del Movimento 5 Stelle che ha analizzato le prossime mosse del governo gialloverde. Il vice premier ha brevemente parlato della flat tax per le imprese: “È una misura della Lega. Ho proposto che vengano premiate le imprese che assumono. Ma ci sarà una Ires verde: chi meno inquina, meno pagherà di Ires”. Di Maio ha poi parlato delle norme per la trasparenza delle donazioni a partiti e fondazioni: “Sono già nel testo, che in settimana arriverà in commissione Giustizia alla Camera. I partiti e le fondazioni dovranno dichiarare la provenienza dei soldi ricevuti, e dovranno farlo entro 15 giorni, anche in campagna elettorale, altrimenti subiranno pesanti multe. Lega entusiasta? Hanno dato il via libera alla norma. Con me sono sempre stati aperti alla trasparenza”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“NO A CONDONO FINO A 1 MILIONE”
Luigi Di Maio: “Reddito di cittadinanza e pace fiscale minima”, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico fa il punto della situazione sull’agenda del Governo Lega-M5s ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. Il capo politico del Movimento 5 Stelle è tornato a parlare di reddito di cittadinanza e di pensioni minime, due cavalli di battaglia pentastellati: “Non dico le cifre. Ma il tema non è tanto il deficit, ma le misure per far crescere il Pil. Troveremo risorse facendo deficit. E la manovra farà salire le pensioni minime a 780 euro e darà il reddito di cittadinanza a tutta la platea, esclusi gli stranieri, spetterà ai residenti in Italia da dieci anni”. Discorso diverso per quanto riguarda la pace fiscale, si acuisce lo scontro con il Carroccio: “Il condono fino a un milione di euro per noi è inaccettabile. I furbi non vanno premiati, e infatti a fine settembre nel decreto fiscale verrà previsto il carcere per chi evade”.
DI MAIO SU CASALINO E IMMIGRAZIONE
Luigi Di Maio è poi tornato sull’affaire Rocco Casalino, sottolineando che “il problema non e’ con alcune figure, e tanto meno con il ministro Tria, di cui ci fidiamo. Ma ci sono tanti dirigenti dentro i ministeri che non possiamo toccare, e che rallentano o complicano il lavoro. Per me la Pubblica amministrazione deve essere indipendente, ma in questi anni ci ha messo mano la politica”. Infine, il capo politico del Movimento 5 Stelle ha commentato il decreto immigrazione: “Ci sono alcuni punti che non sono nel contratto di governo, e quindi li discuteremo in Parlamento. E’ previsto l’adeguamento della disciplina dei permessi di soggiorno agli altri paesi europei. Solo in Slovacchia e in Italia c’e’ quello umanitario ed e’ per questo che viene abolito. Questo pero’ non puo’ far ignorare le condizioni delle persone”. E aggiunge: “Per questo verra’ introdotto un nuovo tipo di permesso che e’ quello per casi come calamita’ naturali e altri. Lo Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndr) continuera’ ad esistere cosi’ com’e’. E varra’ per tutti i permessi umanitari in corso e per tutti i rifugiati, compresi i minori non accompagnati e i rimpatri saranno saranno solo verso Paesi in cui ci sono condizioni di sicurezza. I principi costituzionali vanno rispettati, da tutti”.