Emergono ulteriori dettagli in merito alla cattura dei tre rumeni che lo scorso weekend hanno torturato e rapinato Carlo Martelli e Nina Bazzani nella loro abitazione alle porte di Lanciano. Come riferisce l’edizione online de Il Messaggero, subito dopo la cruenta rapina sono scattate due indagini parallele. La svolta è scattata nella notte fra martedì e mercoledì, quando tre ragazzi originari della Romania sono stati protagonisti di un incidente stradale alle porte di Lanciano. Una volta che le forze dell’ordine sono intervenute, è scattato il sospetto, ed è stata quindi piazzata una cimice nell’auto dei tre. A quel punto sono state ascoltate le parole dei malviventi, e capito che il gruppo stava preparando la fuga, i carabinieri sono intervenuti arrestandoli. Si tratta precisamente di Costantin Aurel Turlica, 22enne, suo fratello Cosimin Ion, 20anni, e il cugino Ruset Aurel, 25enne. Continua intanto la caccia ad un quarto componente, un ragazzo di 26 anni che dovrebbe essere originario della Puglia e che avrebbe a suo carico un provvedimento pendente a Napoli: sarebbe in fuga verso Rimini. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CACCIA AL QUARTO COMPONENTE
E’ caccia al quarto componente della banda che nella notte fra sabato 22 e domenica 23 settembre, ha terrorizzato i due coniugi Martelli nella loro villa di Lanciano, in Abruzzo. Le forze dell’ordine hanno arrestato ieri tre rumeni di età compresa fra i 20 e i 25 anni, ma manca il capo, che stando alle indiscrezioni circolanti sarebbe un italiano originario della Puglia. Pochi giorni fa a Pomeriggio 5 aveva raccontato la sua storia un commerciante che era stato rapinato e torturato, con modalità simili a quelle subite da Carlo e Niva, e la vittima (a cui è stato tagliato il dito indice della mano destra), raccontava che uno dei capi gli disse “Sono di Cerignola”. Resta da capire se stesse semplicemente scherzando o meno, fatto sta che la polizia sta cercando questo quarto uomo che dovrebbe essere appunto originario della Puglia. Nel frattempo è uscita allo scoperto Niva Bazzani, che ha confessato dopo l’arresto dei tre: «Io li perdono perché questo mi aiuterà a recuperare serenità, ma lo Stato non deve perdonarli». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA NOTA DELLA PROCURA
I tre romeni arrestati per la rapina ai danni dei coniugi Martelli a Lanciano sono Costantin Aurel Turlica, 22 anni, Ion Cosmin Turlica (20) e Aureli Ruset (25). A rendere noti i nomi la Procura della Repubblica di Lanciano, secondo cui a loro carico «sono stati raccolti gravi e concordanti indizi di colpevolezza». In una nota si legge che attraverso le indagini è stato possibile «acquisire elementi di reità nei confronti dei cittadini stranieri per i reati di rapina, sequestro di persona, lesioni gravissime, porto d’arma; i predetti erano già monitorati per ipotesi investigative relative a reati contro il patrimonio». Le forze dell’ordine già nella notte erano sulle tracce dei malviventi, ma «ritenendo concreto il possibile allontanamento degli stessi dal territorio nazionale» ha accelerato le indagini. È stata accertata «l’effettiva determinazione» dei tre di «di darsi alla fuga in Paese estero e di comporre definitivamente il quadro probatorio con gli ulteriori tasselli necessari». Intanto il dottor Carlo Martelli, dimesso dall’ospedale di Lanciano, ha precisato che la donna indicata come “collaboratrice familiare” e “vicina ai malviventi” in realtà «non è mai stata né sentita né interrogata in merito alla vicenda». Inoltre, l’ha definita «una fidata collaboratrice». (agg. di Silvana Palazzo)
ITALIANO IN FUGA, COINVOLTA UNA DONNA?
E’ ancora in fuga il quarto autore della terribile rapina in villa a Lanciano e quasi certamente a capo della banda di criminale, tre dei quali, giovani rumeni imparentati tra loro, sono stati arrestati questa mattina. Fino ad ora si era detto che il quarto uomo al quale le forze dell’ordine stanno dando la caccia, potrebbe essere un italiano, forse pugliese, ma non è escluso che possa essere originario di Chieti, stessa zona dove è stata messa a punto la rapina choc. A riferirlo è l’edizione delle ore 20.00 del Tg5, che rivela un altro sospetto degli inquirenti. Di mezzo potrebbe esserci anche una quinta persona, probabilmente una donna, anche lei rumena e che lavorava come collaboratrice domestica proprio in casa di Carlo Martelli e Niva Bazzan, le due ultime vittime massacrate di botte come nella peggiore scena del film “Arancia meccanica”. I tre sono stati bloccati nella notte dopo un rocambolesco inseguimento che è culminato con il loro schianto in auto contro un guardrail, a bordo della quale avevano già progettato la fuga dopo il colpo. Proprio quell’auto era finita sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, dopo essere finita nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza di un casello autostradale di Lanciano. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IRA DELLA FOLLA CONTRO UNO DEGLI AGGRESSORI
Mentre le forze dell’ordine sono sulle tracce di un quarto uomo, un italiano che sarebbe stato la mente della banda che ha aggredito e sfregiato brutalmente domenica scorsa una coppia di Lanciano nella sua villa, oggi sono state fermate tre persone di nazionalità rumena proprio mentre cercavano di scappare con l’auto delle vittime. E, all’uscita dell’appartamento di uno di loro, dove risiedeva assieme ai complici, mentre era scortato dagli uomini delle forze dell’ordine ci sono stati momenti di tensione con una folla che si è raccolta nelle vicinanza e ha cominciato a fischiare e urlare: i Carabinieri hanno dovuto intervenire per evirare che il malvivente fosse linciato dalla folla, prima che il sopralluogo degli uomini dell’Arma, coadiuvati da quelli della Scientifica, potesse continuare nell’appartamento alla ricerca di nuovi indizi per risalire anche al quarto componente della banda, ancora in fuga. (agg. di R. G. Flore)
LE FIGLIE, “ORA SIAMO SOLLEVATE”
Dopo i tre arresti eseguiti quest’oggi e che hanno sgominato quasi tutta la banda di malviventi che a Lanciano aveva assalito e brutalmente sfregiato una coppia di coniugi nella loro villa, nelle ultime ore sono arrivate le dichiarazioni delle figlie di Carlo Martelli e Niva Bazzan che hanno commentato il fermo di due fratelli rumeni e del loro cugino. “Siamo sollevate, ora staremo più tranquille noi che abitiamo fuori Lanciano” hanno fatto sapere le ragazze che hanno poi dato alcuni aggiornamenti sulle condizioni dei loro genitori. “Papà adesso è molto più sereno, spera che tutto possa tornare alla tranquillità e di riuscire a dimenticare quello che è successo” dice la figlia che poi aggiunge che, a differenza della sorella che tornerà nel weekend, lei resterà ancora qualche giorno accanto ai genitori: “Stiamo facendo il possibile per loro” ha concluso, ma in attesa che venga catturato un italiano ancora latitante e che potrebbe essere il capo della banda che più volte aveva colpito in passato l’incubo non è ancora finito. (agg. di R. G. Flore)
CACCIA A UN ITALIANO, POSSIBILE CAPO DELLA BANDA
Dopo la brutale aggressione della scorsa domenica nell’ambito della rapina in villa a Lanciano, sono scattati nelle passate ore i primi arresti a carico di tre uomini di nazionalità rumena. Come rivela RaiNews, si tratta di due fratelli e di un cugino, tutti di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, bloccati mentre tentavano la fuga in auto. Le ricerche sono ora concentrate sul quarto uomo, presumibilmente il capo della banda il quale sarebbe riuscito a scappare e che, secondo le testimonianze di una vittima di un’altra rapina analoga, sarebbe un italiano. Gli investigatori, tuttavia, continuano a tenere le bocche cucite anche se dalle prime indiscrezioni sembra trattarsi di una banda “mista”, ovvero formata in parte da italiani ed in parte da uomini dell’Est Europa. A quanto pare, attualmente a Lanciano sarebbe in corso una maxi operazione delle forze dell’ordine a caccia del capo della banda. Secondo quanto riferito da Corriere di Siena nell’edizione online, inoltre, pare che uno dei tre arrestati sarebbe stato catturato solo al termine di un rocambolesco inseguimento in auto che si è concluso solo a Costa di Chieti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MARTELLI “ORA SONO SERENO”
“Sono più sereno”. Sono queste le prime parole di Carlo Martelli appresa la notizia dell’arresto dei tre rapinatori che fra sabato 22 e domenica 23 settembre, lo hanno malmenato insieme alla moglie, in quel di Lanciano: «La notizia dell’arresto mi rende più sereno – dice il medico, come riporta TgCom24.it – adesso davvero non vedo l’ora di rientrare a casa. Desidero recuperare al più presto la normalità della mia vita e la dimensione di riservatezza che l’ha sempre caratterizzata». Tre persone di origini rumene sono state catturate dalla polizia questa mattina, mentre stavano per fuggire in Romania. Avevano con se 3.400 euro, i passamontagna molto probabilmente usati per la rapina dello scorso weekend, e viaggiavano a bordo della Fiat Sedici rubata ai coniugi Martelli. Il cerchio si stava stringendo nelle scorse ore grazie anche ai filmati sequestrati dalle forze dell’ordine, in cui erano stati appunto individuati i malviventi. L’operazione è quindi scattata quest’oggi, con decine di uomini che hanno blindato una palazzina in corso Roma a Lanciano, ed hanno fermato i tre. Continua invece la caccia al quarto del gruppo, il presunto capo che dovrebbe avere origini pugliesi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ULTERIORI DETTAGLI
Emergono ulteriori dettagli in merito alla cattura dei tre delinquenti che nella notte fra sabato 22 e domenica 23 settembre, hanno rapinato, pestato e torturato i due coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan nella loro abitazione di Lanciano, provincia di Chieti (Abruzzo). Come riferito da Il Fatto Quotidiano, i tre, tutti di origini rumene ma si cerca un quarto componente, il capo della stessa banda che sarebbe invece di origini pugliesi. Il gruppo è stato fermato con addosso 3.400 euro, molto probabilmente quanto è riuscito a prelevare dal conto dei Martelli. Inoltre, i tre stavano cercando di scappare con la Fiat Sedici rubata proprio ai due coniugi, a testimonianza della scarsa furbizia degli stessi malviventi. Uno di loro è già in commissariato per l’interrogatorio, ma non è chiaro se durante la rapina di Lanciano fossero in quattro o in un numero superiore. Il gruppo è stato catturato in una palazzina in corso Roma, al centro di Lanciano, dove abita una famiglia rumena che non è da escludere possa essere coinvolta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ARRESTATI TRE RUMENI
Svolta nelle indagini in merito alla cruenta rapina avvenuta nella notte fra sabato e domenica scorsi in quel di Lanciano. Una banda di tre malviventi è stata arrestata dai carabinieri, come riferito dall’edizione online de Il Messaggero. In base a quanto emerso, si tratterebbe di tre rumeni che stavano per partire con l’auto usata per assaltare la villa di Carlo Martelli e Niva Bazzan, i due coniugi picchiati e torturati per due ore. Quando sono stati fermati, i tre malviventi avevano addosso 3.400 euro e probabilmente erano pronti ad un nuovo colpo o a tornare in patria. Fondamentale per la loro cattura è stata la testimonianza di un uomo che nei mesi scorsi aveva subito una rapina molto simile a quella della coppia di Lanciano.
LA TESTIMONIANZA FONDAMENTALE
«Anche se ho visto solo occhi dietro un cappuccio e voci, tutto combacia: il capo forse è un pugliese, e gli altri sono dell’Est Europa». Così aveva spiegato Massimiliano Delle Vigne, un commerciante che aveva subito una brutale rapina con pestaggio, nella sua villa sita alle porte di Lanciano, in località Santa Maria Imbaro. Inizialmente si parlava di una banda mista, con un mix fra rumeni e pugliesi, ma ormai sembrano esservi pochi dubbi sulle origini dello stesso gruppo. In merito alle condizioni fisiche dei coniugi Martelli, la donna dovrebbe essere dimessa oggi, mentre l’uomo rimarrà ancora ricoverato per qualche giorno.