Non è la prima volta che Piero Anversa si trova al centro di critiche. Il noto cardiologo infatti ha subito già negli anni passati, ben prima di Harvard, un’ondata di attacchi legati alle sue scoperte sulle cellule staminali e il loro potere di rigenerare il cuore. Nel 2004 non solo Irving Weissman, di Stanford, aveva considerati i suoi studi privi di fondamento ma anche dall’Università di Washington erano arrivati dei pesanti dubbi su quanto enunciato dal professore parmigiano. Questi si era limitato a sottolineare che gli altri gruppi di ricerca non avevano le competenze sufficienti per mettere in pratica i suoi studi. Ora la situazione però è ben peggiore del passato, perché ben 14 anni dopo quelle prime incertezze, Harvard ha proposto addirittura di ritirare ben 31 dei suoi studi andandoli a considerare come inesatti e anche pieni di falsificazioni cosa che potrebbe vedere resi vani anni e anni di studio. (agg di Matteo Fantozzi)
Accuse a Piero Anversa
La Medical School di Harvard accusa il cardiologo italiano Piero Anversa di aver falsificato i suoi studi sulle cellule staminali. Si tratta ovviamente di parole molto pesanti nei confronti di un noto esperto che secondo il New York Times ora sarebbe veramente finito nell’occhio del ciclone. Nel 2001 lo studioso arrivò a sottolineare che il muscolo cardiaco poteva essere in grado di rigenerarsi grazie all’utilizzo delle cellule staminali. La sua dichiarazione fece grande scalpore e Anversa specificò di aver progettato un sistema per andare a prelevare le cellule staminali dal midollo osseo per andarle poi a trapiantare all’interno proprio del cuore. Una scoperta che poteva essere rivoluzionaria per tutti i malati di cuore, anche quelli gravi, e che aveva ridato speranza a numerose famiglie in giro per il mondo. Ora però le cose sembrano essere decisamente cambiate con il professore che dovrà rispondere a quanto gli è stato imputato.
Chiesto il ritiro di ben 31 studi
Harvard non si ferma alle parole, perché ha aperto un’azione legale con la quale chiede il ritiro di 31 studi di Piero Anversa sul cuore. Il professore ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e lo scorso gennaio è stato incaricato per trovare i ruolo delle staminali nelle terapie del diabete. La famosa università è arrivata a mettere in dubbio numerosi anni di studio, incrinando le certezze di molti altri specialisti pronti a confermare quanto detto dall’illustre collega. Eppure ci sono altre smentite illustri nei confronti degli studi di Anversa, nel 2004 da Stanford Irving Weissman aveva specificato come le staminali sarebbero rimaste tali anche dopo un eventuale trapianto, negando di fatto le possibilità di vedere il cuore rigenerato. Oggi il professore parmigiano ha 80 anni e dovrà rispondere di accuse che sono veramente molto pesanti e mettono in dubbio il lavoro di una vita.