DEMOPOLIS (12 OTTOBRE): MANOVRA, 52% PREMIA IL GOVERNO
Nel sondaggio prodotto da Demopolis lo scorso 12 ottobre, la Manovra del Governo gialloverde viene messa ai raggi x degli intervistati elettori: ebbene, i 52% di essi premia il lavoro della maggioranza Lega e M5s, mentre “solo” il 38% boccia la legge di stabilità con annessi contenuti in merito. Reddito di cittadinanza, Flat Tax, Quota 100 e forse pace fiscale: agli elettori la “manovra del popolo” per ora piace e fa crescere ancora di più i consensi attorno alla maggioranza, nonostante gli attacchi delle opposizioni, dell’Unione Europea, di Bankitalia e di tutte le authority che in questi giorni si sono pronunciate “allarmate” per la situazione economica italiana dei prossimi mesi. In particolare la scelta di prevedere un deficit del 2,4% per il prossimo anno è considerata dal 48% «Necessaria, per l’attuazione delle misure economiche previste dal programma di Governo», mentre per il 37% è «Inopportuna, per i rischi legati al debito pubblico e all’aumento dello spread».
TECNÈ (9 OTTOBRE): SALVINI ’VINCE’ LA SFIDA DEI LEADER DI GOVERNO
Il sondaggio di Tecnè dello scorso 9 ottobre ha evidenziato come all’interno del Governo gialloverde, che sul fronte elettorale ottiene consensi attorno al 60% in quasi tutte le stime sondaggistiche nazionali, vi è un leader che più degli altri convince e “traina” il contratto di Governo Lega-M5s. Si tratta del Ministro degli Interni Matteo Salvini, considerato il vero “uomo-nuovo” della politica anche in ambito internazionale, seppur con colore negativo per le forti critiche sulla sua linea sull’immigrazione. Agli elettori intervistati è stato chiesto quale dei tre leader di governo goda, ad oggi, di una fiducia maggiore: ebbene, proprio il segretario della Lega ottiene il 50% dei consensi, seguito a ruota dal premier Giuseppe Conte al 48% (in ascesa, nonostante lo “scarso” protagonismo rispetto ai due vicepremier) e al Ministro del Lavoro, nonché leader M5s, Luigi Di Maio che chiude la speciale classifica al terzo posto con il 45% dei giudizi.
GPF (OTTOBRE): PRIMARIE PD, QUALE LEADER VERRÀ SCELTO?
Il popolo del Centrosinistra due settimane fa si è riunito in Piazza del Popolo a Roma per provare a rilanciare la propria opposizione allo strapotere del Governo gialloverde, quantomeno nei sondaggi e nei consensi: non è un momento facile per il Pd anche perché nello stesso momento in cui Salvini e Di Maio conquistano fiducia, a loro manca un vero leader e il Congresso dei prossimi mesi sembra sempre più nebuloso,. In attesa che l’ex Ministro degli Interni sciolga i suoi dubbi e remore su eventuale candidatura alle Primarie che potrebbe scambiare e tanto la situazione, i nomi che si fanno tra i più vengono analizzati dai sondaggi Gpf tenuti dopo la manifestazione contro il populismo gialloverde in piazza a Roma. Ebbene, Nicola Zingaretti è al 22,4%, non molto davanti all’attuale segretario “traghettatore” Maurizio Martina (21,8%): sono loro due che potranno sfidarsi per ottenere lo scettro post renziano? Possibile, ma i sondaggi non escludono ancora Matteo Renzi che tra il popolo del centrosinistra sortisce ancora effetti positivi: con il 19,8% l’ex segretario incida, di tanto avanti all’altro ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al 13,7%. Distacchi più ingenti con Carlo Calenda, 8,4%, Dario Franceschini al 5,8% e i due candidati ufficiali finora (assieme a Zingaretti) ovvero Francesco Boccia (2,8%) e Matteo Richetti (2,2%).