Matteo Renzi: “Pd da solo non basta. Governo, sono davvero preoccupato”, lunga intervista dell’ex presidente del Consiglio tra il momento del Partito Democratico e l’operato del Governo Lega-Movimento 5 Stelle. “Stavolta sono davvero preoccupato” esordisce il senatore di Rignano, evidenziando i timori legati all’economia: “Stiamo andando a sbattere a tutta velocità. Sembra che il governo abbia scelto di schiantarci contro un muro. Fa terrorismo? Mi accusavano del contrario. Ma stavolta arriva la tempesta perfetta. Il mondo si prepara a quella che l’Economist chiama «La prossima recessione». E l’Italia grilloleghista sbaglia tutto ciò che può sbagliare”. Colpa del premier Conte o del ministro Tria? No secondo Matteo Renzi: “Quei due non toccano palla. È imbarazzante un Paese in cui nessuno si fila il premier o il ministro dell’Economia. Fanno e disfano tutto i due vicepremier: siamo al vicepresidenzialismo ormai. Ma Salvini e Di Maio non conoscono i mercati e sottovalutano i rischi”.
MATTEO RENZI FA IL PUNTO IN CASA PD
Il Partito Democratico sta provando a contrastare l’esecutivo gialloverde in Parlamento, ma c’è grande attesa per scoprire chi sarà il leader dem. La corsa alle primarie è aperta, con il prossimo segretario nazionale che non sarà annunciato “alla Leopolda. Mai come stavolta abbiamo richieste per partecipare. Presenteremo i primi comitati civici: una forma di resistenza culturale contro la sciatteria di questo governo. Parleremo di scienza, ricerca, futuro. Il Pd è importante, ma non basta: c’è tanta gente che chiede di lavorare contro questo governo ma non vuole la tessera di un partito. Nella lunga marcia nel deserto che ci aspetta, la Leopolda è un accampamento originale”, E si va verso un testa a testa Zingaretti-Minniti: “Vedremo quando Martina lascerà. Minniti è autorevole e ha ricevuto apprezzamenti da sindaci di qualità: se si candiderà sarà contro Salvini, non contro altri dem. Zingaretti ha finalmente smentito ogni accordo con i 5 Stelle che ancora un mese fa qualcuno rilanciava come fondamentale. Le cose per il Pd si mettono meglio. E andranno sempre meglio nei prossimi mesi. Ma basta con le guerra interne: il fuoco amico ha già fatto troppi danni”.