Inizia oggi il processo per truffa aggravati e altri reati a Sveva Cardinali, in origine Paolo Catanzaro. Il ‘mistico di Brindisi’ ha raccimolato quasi 4 milioni di euro raggirando diverse persone e una di queste, il medico Isabella, ha commentato ai microfoni di Storie Italiane: “E’ semplicemente un problema di tempistica: loro sono come gli avvoltoi, che girano attorno alla vittima e la attaccano quando non ha più energia”. Roberto Alessi, giornalista, ha puntualizzato: “Ci deve essere anche la solidarietà della comunità. Sveva Cardinale è andata avanti per quindici anni a professare, nessuno ha denunciato. E la denuncia è giunta anche da altre vittime o da loro familiari: “I miei genitori sono plagiati da Paolo Catanzaro. Inviavano diverse somme di denaro a lui, più o meno 4-5 mila euro a settimana” o ancora “Di fronte a questa vicenda provo ancora ribrezzo e mi vengono ancora i brividi”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SVEVA CARDINALE, INIZIA OGGI IL PROCESSO
Sveva Cardinale, oggi 3 ottobre 2018 inizia il processo al “mistico di Brindisi” nella seconda sezione penale del Tribunale di Brindisi: sono nove le persone imputate, tra cui Paolo Catanzaro, alias appunto Sveva Cardinale. Le accuse sono pesanti: associazione per delinquere, truffa aggravata e reati tributari. Le presunte vittime sono nove, l’avvocato di quattro di queste persone ha confermato che il raggiro totale è di circa 4 milioni di euro. Soldi che sono stati spesi da Sveva Cardinale in viaggi di lussi, boutique, finanziando film e anche un libro. Sarà un processo molto lungo e molto difficile: come raccontato a Storie Italiane, Sveva Cardinale non nega di aver ricevuto del denaro, ma questo sostiene sia stato il frutto di donazioni religiose.
LA TESTIMONIANZA DI UNA VITTIMA
Intervenuta a Storie Italiane, una della vittime è il medico Isabella: “Ho sempre avuto una fede ben salda e premetto che io ho sempre concepito la mia fede non come pozzo dei desideri dove attingere per avere qualcosa di realizzabile” ha esordito. E ha parlato dell’incontro con Sveva Cardinale: “Ho incontrato Catanzaro nel 2007, quando mio padre stava già male da due anni: mia madre nel 2005 si era già rifugiata in questo gruppo di preghiera. Ho iniziato a intraprendere il mio percorso: da una parte curavo mio padre, dall’altra sentivo questo peso che mi schiacciava. Nel 2007 Catanzaro mi ha avvicinata in quel momento perché ha capito che stavo male, non riuscendo a gestire più quel peso”. Questo il commento di Don Bruno: “Non è un problema di donazione a sfondo religioso, quello che mi risulta inaccettabile è che questa gente veniva presa per i fondelli con delle pseudo-apparizioni da un personaggio non credibile. Vorrei dire alla gente di smetterla con questo miracolismo e questo sensazionalismo, non prestatevi a questa gente e fate la carità dove serve”.