Importanti novità per il mondo della medicina, il ministro Giulia Grillo ha annunciato grossi cambiamenti. Vi abbiamo parlato dello stop al numero chiuso e ai test di ingresso per la Facoltà, con il titolare del ministero della Sanità che ha parlato anche della riforma post-Laurea: “Partiremo dal calcolo del fabbisogno per essere sicuri di non restare senza medici e magari importarli dall’estero. Così come non è giusto esportare medici e infermieri formati nei nostri Atenei”. E le dichiarazioni di Grillo sono state ben accolte da Matteo Salvini, ministro dell’Interno e vice premier: “Bene la proposta del ministro Grillo, via il numero chiuso per gli studenti di Medicina. Più spazio (e soldi) per le specializzazioni. Non è possibile che migliaia di ragazzi italiani debbano scappare all’estero per studiare, specializzarsi e cominciare a lavorare in ospedale”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MINISTRO GRILLO: “VIA NUMERO CHIUSO”
Medicina, ministro Giulia Grillo: “Stop al numero chiuso”, questa la ricetta della titolare del ministero della Salute per contrastare la carenza di medici registrata nel nostro Paese. Intervistata dai colleghi de Il Messaggero, il ministro del Movimento 5 Stelle ha parlato del problema: “Si tratta di un tema figlio di un’errata programmazione che dura da decenni. Per tamponare la situazione stiamo lavorando a una misura urgente che consenta a chi ha maturato un’adeguata esperienza nell’area dell’emergenza, anche con contratti precari ma senza specializzazione, e che lavora da tempo nei pronto soccorso di accedere ai concorsi che spesso registrano pochissime adesioni. Poi metteremo mano a una più ampia riforma di medio termine dell’intero capitolo della formazione dei medici. Formazione pre o post laurea? Di entrambe. Ma bisogna procedere con ordine e fare riforme serie”.
MEDICINA, STOP A TEST D’INGRESSO
Continua Giulia Grillo, parlando del suo progetto: “Guardo all’Europa. Il sistema delle borse di studio che vige oggi in Italia è unico in Europa. Nei Paesi più avanzati esistono percorsi di formazione e lavoro in cui il medico laureato accreditato entra a lavorare negli ospedali. Anche i nostri laureati spesso sono presi all’estero per seguire questo percorso che consente di avere medici perfettamente in grado di lavorare anche in prima linea sin dai primi anni successivi alla laurea”. Dopo aver sottolineato che questo era il metodo utilizzato anche tempo fa in Italia, “sono figlia di medico, e quel sistema ha formato i migliori medici del mondo”, il ministro ha evidenziato: “Occorre un’operazione di riforma e cambiamento che richiederà tempo. Verrà rivisto il numero chiuso? Come è concepita oggi la norma non è meritocratica. Va rivista la modalità di selezione. Ci si potrebbe ispirare a quello francese dove non c’è il numero chiuso all’inizio, con libero accesso al primo anno, e poi una selezione molto serrata per verificare chi è in grado di andare avanti. Ci sono pro e contro ma è meglio del sistema attuale”.