La Tenerezza finalmente arriva anche in chiaro su Rai Tre. Il film è stato diretto da Gianni Amelio ed è l’ultima fatica di un regista che ha fatto la storia del nostro cinema. Nato a San Pietro di Magisano il 20 gennaio del 1945 questi ha esordito dietro la macchina da presa lavorando per la televisione con alcuni film molto seguiti negli anni settanta. Il successo sul grande schermo arriva nel 1983 quando debutta con Colpire al cuore. Il primo grandissimo successo cinematografico di Gianni Amelio è del 1992 quando con Il Ladro di Bambini commuove ed emoziona il suo pubblico. Sicuramente negli anni il regista si è distinto per un uso emotivo della macchina da presa, apprendendo anche dagli altri visto che tantissime sono anche le collaborazioni che ha messo in piedi. Ha lavorato infatti come aiuto regista quando era giovanissimo per Vittorio de Seta, Gianni Pcucini e Liliana Cavani tra gli altri dai quali ha imparato a fare un cinema misurato, tenero e molto intelligente. (agg. di Matteo Fantozzi)
COME SEGUIRE IL FILM IN DIRETTA STREAMING
Il regista Gianni Amelio, intervistato da Repubblica, ha spiegato cos’è per lui “La tenerezza”: “La capacità di tenersi la mano senza nessun altro scopo… tutti avremmo bisogno di un gesto così, che non è solo una mano che tocca l’altra mano, ma è un’anima che tocca un’altra anima. Quella tenerezza che ti aiuta quando brancoli ma che non ti trasforma in qualcosa che ti disturba e ti toglie la libertà”. Poi ha prato del protagonista del film Lorenzo, interpretato da Renato Carpentieri: “Ha fatto pace a suo modo con la vita, facendosi guerra. Ha due scheletri, uno professionale e uno umano. Il primo lo giustifica: attraverso gli imbrogli ha fatto del bene. L’altra riguarda il fatto che è tornato dalla moglie che non amava lasciando l’amante a cui invece voleva bene”. Ricordiamo che il film “La tenerezza”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Rai 3 a partire delle 21.15 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui.
CURIOSITÀ SUL FILM
La tenerezza è una pellicola drammatica del 2017 prodotta nel 2017 per la regia di Gianni Amelio che ha curato anche la sceneggiatura con Alberto Taraglio mentre il soggetto è stato scritto da Lorenzo Marone. La produzione del film è stata curata da Agostino Saccà con le case cinematografiche Pepito Produzioni, Rai Cinema con il contributo del MiBACT in collaborazione con Unipol e Film Commission Regione Campania. La distribuzione della pellicola nel nostro Paese è stata eseguita dalla 01 Distribution, il montaggio è stato realizzato da Simona Paggi e la scenografia è stata ideata da Giancarlo Basili. Pellicola che alla sua uscita ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti da parte della critica, in tale contesto si segnala la vincita di un David di Donatello (nella categoria miglior attore protagonista) e di quattro Nastri d’Argento. Per stessa ammissione del regista il titolo è stato ispirato al film i ladri di bicicletta soprattutto nella parte in cui il bambino stringeva, seppur umiliato, la mano al padre. Pellicola girata interamente in terra campana, buona parte delle scene vedono come location la città di Napoli, da sottolineare che il capoluogo campano ha concesso il gratuito patrocinio alla pellicola.
NEL CAST GIOVANNA MEZZOGIORNO
La tenerezza è una pellicola ascrivibile al genere drammatico prodotta in Italia nel 2017 e diretta da Gianni Amelio. La pellicola che trae ispirazione da un romanzo scritto da Lorenzo Marone vede la bella sceneggiatura di Alberto Taraglio. Ottimo il cast di attori agli ordini di Amelio, tra di essi spiccano Renato Carpentieri e Elio Germano, ottima anche l’interpretazione della protagonista femminile, Giovanna Mezzogiorno, a cui il regista ha affidato il ruolo di Elena. La pellicola prodotta dalla Pepito produzioni con la collaborazione di Rai Cinema non è già stata programmata all’interno dei palinsesti televisivi italiani, essa andrà in onda in prima visione assoluta questo venerdì 5 ottobre alle 21.15 su Rai 3. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
LA TENEREZZA, LA TRAMA DEL FILM
Il film si incentra sulla vita di Lorenzo un avvocato non più giovane. L’uomo ha un devastante infarto e viene ricoverato in ospedale, all’arrivo dei figli l’uomo cerca di non instaurare nessun rapporto, stante che con Elena e Saverio nell’ultimo periodo aveva interrotto i rapporti affettivi. Lorenzo di fatto da conto solamente al nipote Francesco, il figlio di Elena, nato mentre la donna era in Egitto per specializzarsi come interprete. All’uscita dal nosocomio l’uomo fa conoscenza con la bella Micaela, la sua nuova vicina di casa, trasferitasi nell’appartamento insieme al marito Fabio, durante la sua degenza ospedaliera. Con la nuova famiglia l’avvocato stringe un rapporto amicale, soprattutto con Micaela trova un feeling che lo porta a confidarsi. Viene cosi a sapere che Fabio è un marito nevrotico che non riesce a legare con i propri figli, la situazione gli ricorda la sua e porta a uno scontro con Micaela, che la giustifica con una sorta di riflesso psicologico dettato dalla paura di affezionarsi troppo ai familiari. La sera l’uomo scopre che Fabio colto da una crisi di nervi ha compiuto una vera e propria strage, uccidendo i figli, ferendo la moglie e infine suicidandosi. A Lorenzo non rimane, spacciandosi per il padre, che andare a trovare l’unica superstite della famiglia. In ospedale conosce la madre di Fabio e riallaccia al contempo i rapporti con una sua vecchia amante, Rossana. Dopo qualche settimana di visite Lorenzo viene scoperto dai sanitari, immediatamente arriva un’ordinanza restrittiva che gli vieta di avvicinarsi alla donna, che nel frattempo a causa delle ferite muore. Si viene cosi a sapere che nella sua carriera forense Lorenzo non era certo stato irreprensibile, facendo la sua fortuna allorquando si era messo al servizio di gente non proprio rispettabile. Tutte queste emozioni portano l’uomo a lasciare la propria casa, l’allontanamento ingenera una certa preoccupazione nella figlia Elena, con la donna che segretamente sperava in una riconciliazione con il padre. Dopo qualche giorno passato a vagabondare Lorenzo capisce che deve dare una svolta alla propria esistenza, e lo deve fare soprattutto riallacciando i rapporti più importanti. Per questo motivo si reca in tribunale mentre la figlia è impegnata come interprete in una causa, all’uscita la attende su una panchina, Elena capisce il bisogno del padre e uscendo dall’aula giudiziaria si siede accanto a lui prendendogli la mano con infinita tenerezza.