Papa Francesco ha aperto il Sinodo sui giovani e le sue parole nel corso dell’omelia sono state indirizzate ai milioni di ragazzi e ragazze pronti ad affrontare la vita. Il pontecife ha evidenziato che la speranza “ci richiede di lavorare per rovesciare le situazioni di precarietà, esclusione e violenza alle quali sono esposti i giovani”. Il Papa ha poi ammonito: “Stiamo attenti che non prevalga la logica dell’autopreservazione e dell’autoreferenzialità, che finisce per fare diventare importante ciò che è secondario e al contempo secondario ciò che è importante”. Prosegue Bergoglio: “La capacità di sognare insieme, che il Signore regala a noi oggi come Chiesa, esige di sviluppare un atteggiamento ben preciso: ciascuno non cerchi il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Con questo spirito cercheremo di metterci in ascolto gli uni degli altri per discernere insieme ciò che il Signore sta chiedendo alla sua Chiesa”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PER LA PRIMA VOLTA DUE VESCOVI CINESI
Papa Francesco ha riservato oggi, salutando i vescovi giunti da tutto il mondo, un saluto particolarmente affettuoso ai due vescovi cinesi, a cui per la prima volta è stato permesso partecipare a un evento come questo: “Oggi, per la prima volta, sono qui con noi anche due confratelli Vescovi dalla Cina Continentale. Diamo loro il nostro caloroso benvenuto: dell’intero Episcopato con il Successore di Pietro è ancora più visibile grazie alla loro presenza”. Fino a oggi infatti la Cina, che non riconosceva la Chiesa cattolica, non ha mai permesso ai suoi membri di lasciare il paese e viceversa. Si tratta di un evento inedito e di portata storica. E’ il frutto della stagione di dialogo che lo stesso papa ha inaugurato con Pechino e che ha già portato un importante primo frutto (Agg. Paolo Vites)
I GIOVANI E LA FEDE
Sinodo, Papa Francesco: “cambiamo ciò che ci separa dai giovani”: questo un estratto dell’omelia del Pontefice nella Messa di Apertura del Sinodo dei Vescovi. “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, questo il tema del Sinodo, con Papa Francesco che ha esortato a “rovesciare la situazione di precarietà, di esclusione e di violenza alla quale sono esposti i ragazzi”. Bergoglio ha sottolineato che “i giovani ci chiamano a farci carico del presente con maggiore impegno e a lottare contro ciò che impedisce alla loro vita di svilupparsi con dignità”. E ha aggiunto: “I giovani esigono una dedizione creativa e una dinamica intelligente, entusiasta e piena di speranza. Ci chiedono di non lasciarli da soli nelle mani dei tanti mercanti della morte che opprimono la loro esistenza e ne oscurano la visione”.
IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO
Una delle domande più frequenti è la seguente: Perché la Chiesa non attrae più chi ha voglia di eterno? Papa Francesco ha evidenziato la volontà di riavvicinarsi ai giovani, cambiando ciò che “ci paralizza e ci separa da loro”. “La speranza ci interpella” ha aggiunto il pontefice, concludendo la sua omelia con un messaggio ben preciso: “La Chiesa ha il desiderio che la società che vi accingete a costruire rispetti la dignità, la libertà e il diritto delle persone: queste persone siete voi. Essa ha fiducia che voi saprete affermare la fede nella vita, in quanto questa dà un senso alla vita: la certezza dell’esistenza di un Dio giusto e buono. Ed è a nome di questo Dio e del suo figlio Gesù che vi esortiamo a ampliare i vostri cuori secondo le dimensioni del mondo. Lottate contro ogni egoismo e rifiutate di dare libero corso agli istinti della violenza e dell’odio, che generano guerre e miserie. Siate generosi, puri, rispettosi e sinceri: costruite un mondo migliore di quello attuale”.