Marco Camposilvan è morto mentre stava lavorando. Il 26enne operaio di Valli del Pasubio (Vicenza) era all’opera su un traliccio dell’alta tensione, sollevato su un cestello, quando una scarica di 20mila volt lo ha trapassato, avvolgendolo nelle fiamme. Una scena terribile a cui hanno assistito i colleghi di lavoro che tra l’altro hanno fatto fatica ad abbassare il cestello, perché danneggiato dopo la scossa. L’incidente si è verificato alle ore 16:15 di ieri e le condizioni del giovane sono apparse subito disperate, visto che lo stesso ha perso i sensi dopo essere stato avvolto da una fiammata. Chiamati i soccorsi il giovane è stato portato in elisoccorso a Verona, dove è stato ricoverato nel reparto Grandi Ustioni, ma stamattina il suo cuore ha smesso di battere. Moltissimi i messaggi sui social in ricordo di Marco, come quello del cugino Manuel Dalla Pozza, che attraverso il proprio profilo Facebook scrive: «La vita è fatta di tanti sacrifici e soprattutto di tante ingiustizie… Ma un’ingiustizia così grande da portarti via da noi non l’avremmo mai e poi mai pensata. Non hai mai avuto paura di salire tanto in alto, anzi ci hai sempre voluto provare nonostante la fatica e i pericoli. Ora Campo hai raggiunto la vetta più alta del mondo, e da lassù Guardaci e Guidaci sempre nella retta via! Sono sicuro che se il Signore ti ha portato su è perchè aveva bisogno di persone Grandi come Eri e Sarai sempre!». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
E’ MORTO IL 26ENNE OPERAIO
Non ce l’ha fatta il giovane operaio che ieri pomeriggio, nel vicentino, era rimasto folgorato dai fili dell’alta tensione. Era ricoverato da meno di 24 ore presso l’ospedale Borgo Trento di Verona, ma questa mattina è morto a seguito delle gravissime lesioni riportate dopo la scossa subita. Marco Camposilvan, così si chiamava la vittima, aveva 26 anni ed era originario di Valli del Pasubio, in provincia di Vicenza. A Marano Vicentino, in via Roma, si trovava sul cestello di un autocarro mentre lavorava ad un traliccio, quando deve essere entrato in contatto inavvertitamente, forse per sua negligenza, con i cavi della media tensione, che gli hanno scaricato addosso più di diecimila watt. La scossa ha attraversato il corpo del povero operaio, riversandosi poi a terra. Le ustioni riportate dal giovane, che nel frattempo è svenuto, erano gravissime, e dopo il disperato trasporto in elicottero presso l’ospedale veronese, è deceduto quest’oggi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANCORA IN GRAVISSIME CONDIZIONI
Continua ad essere in gravissime condizioni e in pericolo di vita, l’operaio che ieri pomeriggio è rimasto folgorato dai cavi dell’alta tensione. Il 26enne originario di Valli del Pasubio, in provincia di Vicenza (Veneto), stava lavorando su un traliccio a Marano Vicentino, quando è stato investito da una scarica di più di 10mila volt, rimanendo folgorato. Non è ben chiaro cos’abbia provocato la tremenda scossa, fatto sta che il ragazzo è svenuto dentro al cestello dove stava lavorando, e da quel momento, circa le ore 16:00 di ieri pomeriggio, non si è più ripreso. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso che ha trasportato l’operaio d’urgenza, in codice rosso, presso l’ospedale di Verona di Borgo Trento, ricoverato nel reparto Gandi Ustioni. La tremenda scossa ha provocato una lesione importante a gran parte del corpo del ragazzo, che ora lotta fra la vita e la morte. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GRAVISSIMO OPERAIO 26ENNE
Marano Vicentino, operaio fulminato sui cavi dell’alta tensione: è in condizioni gravissime un 26enne residente a Valli di Pasubio. Come riportato dai colleghi de Il Gazzettino, l’episodio si è verificato oggi mercoledì 17 ottobre 2018 attorno le ore 15.00: il giovane è rimasto folgorato mentre stava lavorando su un traliccio in via Roma. Secondo una primissima ricostruzione il giovane, le cui iniziali sono M. C., si trovava su una piattaforma aerea all’interno del castello di una gru mobile: in quel momento avrebbe toccato inavvertitamente i cavi dell’alta tensione, rimanendo fulminato da una scarica di almeno dieci mila volt. Sono ancora da chiarire le cause del grave incidente, con le condizioni dell’operaio che sono definite “disperate”.
LA DINAMICA DELL’INCIDENTE RESTA DA CHIARIRE
Il giovane operaio è rimasto esanime dentro il cestello: è risultato necessario l’intervento dei vigili del fuoco della sezione di Schio per raggiungerlo e prestargli le prime cure grazie all’utilizzo dell’autoscala. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 dell’ospedale di Santorso: Il Gazzettino evidenzia che le sue condizioni sono apparse molto gravi fin da subito. Per il trasporto è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso del Suem 118, che ha raggiunto la zona di Marano Vicentino in pochi minuti: attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sulle condizioni del ventiseienne, la scarica elettrica ha colpito una vasta parte del corpo. Attualmente l’operaio è ricoverato nel reparto Grandi Ustioni dell’ospedale Borgo Trento di Verona: sta lottando tra la vita e la morte.