Le ricerche del piccolo Niccolò, il bambino di due anni travolto dal violento nubifragio dello scorso giovedì tra San Pietro a Maida e San Pietro Lamentino, in provincia di Catanzaro, restano ancora senza alcun esito. Nell’ondata di maltempo che ha investito nei giorni scorsi Lamezia, erano stati uccisi la mamma del bimbo disperso, la 30enne Stefania Signore ed il fratellino di 7 anni. A prendere parte alle operazioni di ricerca, sono stati numerosi volontari impegnati per l’intera notte, approfittando delle condizioni meteo in miglioramento su tutta la Calabria, sebbene il loro impegno e la loro fatica al momento non siano ancora stati ripagati. Come spiega TgCom24, sul posto ci sono anche gli uomini dei vigili del fuoco che stanno impiegando anche i mezzi di movimento terra al fine di rimuovere la presenza di grandi quantità di fango e detriti provocati dal forte nubifragio e depositati sulle sponde del torrente in cui sono stati ritrovati morti la madre ed il suo figlioletto maggiore. Coinvolti anche gli uomini del soccorso alpino, di guardia di finanza, polizia e protezione civile.
PROCURA APRE INCHIESTA SU MORTE MADRE E FIGLIO
Dopo il dramma causato dal nubifragio in Calabria, la procura di Lamezia Terme ha aperto un’inchiesta sulla tragedia avvenuta tra San Pietro lametino e San Pietro a Maida in cui hanno perso la vita Stefania Signore, giovane madre trentenne ed il figlio di 7 anni, Cristian. Il reato ipotizzato, come spiega Lamentino.com è quello di omicidio colposo. L’intento della Procura guidata dal procuratore Salvatore Curcio è quello di fare massima chiarezza su quanto avvenuto. Per tale ragione è stata nominata una squadra di esperti che vede al suo interno anche un geologo e che si occuperà del perlustramento dell’area per tutte le valutazioni del caso. Quindi sarà possibile in tal modo capire se la piena d’acqua potesse essere ipotizzabile o meno. La piena è stata comunque considerata anomala nonostante la grande quantità di acqua caduta nella notte. La procura lamentina, ad ogni modo, non ha intenzione di tralasciare alcun dettaglio mentre proseguono le operazioni di ricerca del piccolo di due anni nonostante le difficoltà causate dalla presenza massiccia di fango.