Ha conosciuto Elisabetta Canalis ad un party in quel di Los Angeles e da quel giorno, a quanto pare, sono diventati inseparabili; quattro anni fa il loro amore è stato suggellato dalle nozze in Sardegna, coronate, nel 2015, dalla nascita della piccola Skyler Eva. Ma chi è Brian Perry, marito dell’ex velina mora di Striscia la Notizia? Classe 1967, è laureato a Allegheny College in Pennsylvania, dove ha avuto anche un ruolo nella squadra di calcio. Dopo aver ottenuto la specializzazione in ortopedia al Lake Erie College, ha conseguito un master in neurologia all’università di Hartford ed è attualmente un chirurgo specializzato in chirurgia ricostruttiva per tumori spinali e deformità. Oggi vive a Los Angeles e lavora presso la Cedar-Sinai Medical Center, occupandosi inoltre di ricerca e sviluppo di tecniche innovative per interventi di chirurgia vertebrale mini-invasiva. Brian Perri rappresenta oggi una delle personalità più in vista nel mondo della medicina e grazie al suo impegno vanta numerose pubblicazioni su riviste specializzate.
BRAYAN PERRY: A 50 ANNI UN FISICO IN SPLENDIDA FORMA
A dispetto di ciò che potrebbe suggerire il suo nome, Brian Perri non ha origini italiane. Il marito di Elisabetta Canalis, così come rivela un breve video realizzato da Verissimo, è infatti nato e cresciuto negli States, dove oggi esercita la professione di chirurgo. Fra le sue passioni, però, non c’è soltanto la medicina e la ricerca: Bryan Perri è infatti un amante e cultore dello sport che, nonostante i suoi 50 anni, vanta una straordinaria forma fisica. Il primo incontro con Elisabetta Canalis è avvenuto nel 2012 a Los Angeles, ma è dalla ricorrenza di Halloween dell’anno seguente che i due sono uscirti allo scoperto. A pizzicarli è stato un servizio pubblicato sul settimanale Chi, che li ha immortalati mentre si scambiavano effusioni, incuranti dei paparazzi appostati nei dintorni. Dal fidanzamento alla convivenza il passo è stato breve, fino al matrimonio nel 2014 e la nascita, nell’anno successivo, della piccola Skiler Eva.
