Non arrivano buone notizie rispetto alla situazione della bambina di 6 anni buttata dal padre dal balcone del terzo piano di un abitazione in via XXV Aprile a Taranto. L’ultimo bollettino sulle sue condizioni diffuso dall’ospedale della Misericordia, come riportato da Il Messaggero, recita:”Attualmente, nonostante le cure del caso, la situazione clinica è estremamente critica e la piccola paziente versa in condizioni di coma profondo con gravissima instabilità emodinamica”. Intanto come riportato da La Vita in Diretta emerge sempre di più un quadro di instabilità familiare a fare da contorno a tutta la vicenda. I figli abitavano un po’ con le zie e un po’ con la nonna. Una delle zie ha raccontato:”Sono andata in cucina con mio nipote, mi ha fatto vedere il quaderno e la colla. Lui ha baciato in testa la figlia e l’ha portata vicino la finestra, mi sono alzata, mi ha dato una spinta, il tempo di chiamare mio figlio e l’aveva già buttata”. (agg. di Dario D’Angelo)
BIMBA RESTA “MOLTO GRAVE”
Restano “molto gravi” le condizioni della bimba di sei anni gettata dal balcone del terzo piano della sua abitazione dal padre di 49 anni, che in precedenza aveva accoltellato il fratellino 14enne. Una violenza in famiglia dettata dalla perdita della potestà genitoriale, sul tema è intervenuta ai microfoni dell’Adnkronos la psicologa Maddalena Cialdella: “E’ l’ennesima storia di violenza dove i figli vengono utilizzati come strumento, in un gesto estremo di distruzione, per annientare l’altro: forse il partner che ci ha lasciato. Qui con molta probabilità parliamo di un uomo che non ha saputo sopportare l’idea di una separazione evidentemente ancora non elaborata”. Continua la psicologa: “Un uomo con tratti di personalità dove la mancanza del rispetto dell’altro e la mancanza di capacità empatica, anche in assenza di una franca psicopatologia, può innescare una simile violenza agita sui figli”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CONDIZIONI GRAVISSIME
Sono gravissime le condizioni della bambina di sei anni gettata ieri dal balcone dal padre a Taranto: sono ore delicate per la piccola, che sta lottando tra la vita e la morte all’ospedale Santissima Annunziata. Lo staff medico sta monitorando costantemente la bimba, che ha riportato un trauma cranico commotivo, un trauma faccia e gravissime lesioni al torace dopo il volo dal terzo piano. Il fratellino di 14 anni, invece,guarirà invece in 14 giorni dopo essere stato accoltellato alla gola. La vicenda è stata registrata nel rione Paolo VI della città pugliese, nell’abitazione della nonna paterna: l’uomo aveva perso la patria potestà per maltrattamenti in famiglia e il suo raptus si è scatenato contro i figli. Arrestato dai carabinieri della compagnia locale per tentato omicidio, il 49enne ora dovrà rispondere delle sue azioni, ma l’attenzione è volta esclusivamente alle condizioni della piccola. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
BIMBA DI 6 ANNI IN FIN DI VITA
Restano “stazionarie nella permanente gravità” le condizioni della bambina di 6 anni ricoverata all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto dopo che il padre – al termine dell’ennesima lite avvenuta telefonicamente con la moglie, da cui era separato – l’ha lanciata dal balcone del suo appartamento al terzo piano. Coinvolto dal raptus del genitore è stato anche il fratello maggiore della piccola, un 14enne accoltellato alla gola che ne avrà per una quindicina di giorni. Come riportato da Il Messaggero, il 49enne – che aveva perso la patria potestà genitoriale per maltrattamenti – è piombato in casa dell’ex moglie, all’interno della quale si trovavano la madre dell’uomo, suo fratello e un nipote. Dopo aver accoltellato il primogenito, il 49enne ha preso in braccio la figlia di 6 anni, che era seduta sul divano, e l’ha gettata dal terzo piano nonostante i tentativi dei presenti di bloccarlo. I carabinieri che hanno provveduto al suo arresto lo hanno di fatto salvato dal linciaggio di centinaia di persone inferocite per l’accaduto. (agg. di Dario D’Angelo)
IL BOLLETTINO DELL’OSPEDALE
Lotta disperatamente tra la vita e la morte la bambina di sei anni di Taranto che nel pomeriggio è stata scaraventata dal padre dal terzo piano di un palazzo. A riferire le ultime notizie sulle condizioni di salute della piccola è una nota dell’Asl di Taranto in cui si precisa anche che il direttore generale e la direzione medica seguono costantemente l’evolversi della situazione clinica della giovane paziente che è ancora in Rianimazione quando viene stilato il bollettino. «La piccola paziente, giunta in condizioni gravissime di instabilità emodinamica e respiratoria, è stata immediatamente assistita dal Trauma Team Ospedaliero», recita la nota ospedaliera. «Sono stati prontamente attivati il neurochirurgo, il radiologo interventista, l’otorinolaringoiatra, l’oculista, il chirurgo maxillo-facciale e gli anestesisti per l’allertamento del blocco operatorio». La paziente è stata poi stabilizzata transitoriamente per essere sottoposta al Tc total body per politrauma. Poi «in condizioni gravissime, è stata sottoposta ad intervento chirurgico di salvataggio di laparotomia abbreviata». Ora «versa in gravissime condizioni ed è ricoverata in Terapia Intensiva sotto stretto monitoraggio di tutti i parametri vitali a cura del team rianimatorio/team ospedaliero». (agg. di Silvana Palazzo)
AVEVA PERSO PATRIA POTESTÀ
Pare che il reale motivo della lite e della stessa separazione dalla moglie fosse la perdita della patria potestà genitoriale dell’uomo inquilino dello stabile del rione Paolo VI. I carabinieri hanno spiegato, a differenza delle prime testimonianze giunte, che al momento dell’aggressione la madre dei due bambini non era presente: ciò significa che dopo la lite è passato del tempo, in cui l’uomo si è ubriacato (o forse lo era già, anche questo andrà chiarito nelle prossime ore). La lite pare possa essere poi continuata sulle date e il calendario degli incontri dei genitori separati con i bambini: tutto però non “giustifica” l’orrore di quanto fatto, con la piccola di 6 anni ancora grave in ospedale Santissima Annunziata e l’altro figlio di 14 anni ferito ma per fortuna fuori pericolo. (agg. di Niccolò Magnani)
TARANTO, TRAGEDIA FAMILIARE: 2 MINORI GRAVI
Choc a Taranto nel pomeriggio di oggi, domenica 7 ottobre, in seguito ad una terribile tragedia familiare. Secondo le primissime informazioni rese note da RaiNews, un uomo in evidente stato di ebbrezza avrebbe avuto una violenta lite con la moglie al culmine della quale ha deciso di scagliarsi sui due figli in maniera violenta. A quel punto avrebbe prima accoltellato il figlio primogenito di 10 anni colpendolo al collo e successivamente avrebbe preso la figlia minore di sei anni scaraventandola dal balcone, al terzo piano di un appartamento in via XXV Aprile, nel rione Paolo VI della città pugliese. Sul posto sono prontamente giunti i militari dell’Arma che hanno arrestato l’uomo, il quale una volta in strada ha rischiato il linciaggio. Per questo i carabinieri hanno dovuto proteggerlo dalla violenza dei vicini, comprensibilmente sotto choc a causa dell’assurda tragedia. Grande apprensione, in queste ore, per le condizioni di salute dei due fratellini, entrambi ricoverati Santissima Annunziata.
LITE CON LA MOGLIE: TENTA DI UCCIDERE I DUE FIGLI
Dalle prime informazioni, sono molto gravi le condizioni di salute della bambina, dopo aver fatto un volo di diversi metri nel vuoto, gettata dal balcone dal padre ubriaco, al culmine di una lite avuta con la moglie. Meno gravi, fortunatamente, le ferite al collo riportare dal fratellino, accoltellato dallo stesso genitore in evidente stato confusionale. Al momento sono in corso le indagini per fare luce sull’accaduto ma da una prima ricostruzione pare che l’uomo, nelle prime ore del pomeriggio, abbia avuto con la moglie una lite molto violenta. La coppia già da tempo non viveva più sotto lo stesso tetto. I vicini hanno spiegato che al momento dei drammatici fatti l’uomo – del quale non sono state ancora rese note le generalità – non si trovava nel pieno delle proprie facoltà mentali. Dopo la lite, forse a causa di un raptus, si sarebbe scagliato contro i suoi due bambini, tentando di ucciderli. Avrebbe quindi prima accoltellato il figlio di 14 anni, poi avrebbe afferrato la sorellina di 6 anni gettandola giù dal balcone. L’uomo sarebbe stato bloccato proprio dai vicini, i quali hanno lanciato l’allarme dopo aver sentito le strazianti urla provenire dall’appartamento facendo così intervenire i carabinieri ed i soccorritori.