Mantiene vivo il suo soprannome di “sceriffo” guadagnato quando era sindaco di Salerno, anche adesso che è governatore della Campania. Vincenzo De Luca, uno dei personaggi di punta di Crozza che lo ha preso di mira da tempo, non si smentisce (a Salerno partecipò a operazioni contro la prostituzione e lo spaccio di droga) e si improvvisa detective, poliziotto e castiga cattivi. Peccato che nessuno di questi ruoli gli spetti e soprattutto peccato abbia preso una cantonata, dettata dal suo protagonismo. E’ successo che mentre stava passando in macchina davanti a un supermercato a Salerno ha visto un uomo di colore entrare in un supermercato con atteggiamento che lui ha definito “sospetto”.
DE LUCA ANCORA “SCERIFFO”
Capire cosa sia un atteggiamento sospetto quando si entra in un supermercato, a meno non si abbia in mano una pistola, neanche Maigret lo avrebbe dedotto. A voler essere maliziosi si potrebbe sospettare che per il governatore sospetto è chiunque abbia la pelle nera. Indossando la sua stella virtuale di sceriffo, De Luca ha fatto fermare la macchina e grazie al fatto di essere per il suo ruolo politico un pubblico ufficiale, è entrato nel negozio e ha fatto fermare l’immigrato per poi consegnarlo ai vigili urbani. E giustizia è stata fatta. Davvero? In realtà l’uomo è conosciuto dai dipendenti del supermercato, spesso si mette davanti all’ingresso a chiedere l’elemosina e sicuramente stava entrando per comprarsi con i pochi spiccioli raccolti qualcosa da mangiare. L’uomo infatti è incensurato e ospite di un centro di accoglienza, anche se privo del permesso di soggiorno, cosa che lo ha fatto finire alla caserma di polizia e probabilmente adesso sarà rimpatriato.