Parte della critica ha stroncato “10.000 A.C.” di Roland Emmerich: “Sedici ore di lavoro per ogni fotogramma, un insulto al tempo. Con Kubrick bastava una scimmia, era tutto chiaro. Qui si fa la voce sui falsi Dei, ma solo gli yankee possono prendere sul serio questo miscuglio emotivamente immobile”, ha scritto Maurizio Porro, sul Corriere della Sera. E ancora: “Un vero bidone. Delude sul terreno spettacolare, mica della filologia che nessuno si aspetta (…) Costumi e scenografie che a dispetto del sontuoso gigantismo fanno rimpiangere la paccottiglia cialtrona dei Macisti o delle parodie di Totò di mezzo secolo fa. Animali selvaggi e belve feroci, ridicoli. Masse di schiavi o di guerrieri, naturalmente non reali, ma prodotte con effetti digitali, che non muovono mezza emozione”, ha commentato Paolo D’Agostini, su Repubblica. Lietta Tornabuoini, su La stampa, ha definito il film “insensato”. Ricordiamo che “10.000 A.C.”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda sul 20 a partire dalle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.
CURIOSITÀ SULLA REALIZZAZIONE DEL FILM
Per la prima serata televisiva di oggi, lunedì 15 ottobre 2018, il palinsesto di Canale 20 propone ai suoi telespettatori la messa in onda della pellicola d’avventura, epica e fantastica 10.000 A.C., realizzata nel 2008 da una collaborazione tra USA e Nuova Zelanda per la regia di Roland Emmerich che insieme a Harald Kloser hanno anche esteso il soggetto e la sceneggiatura. Roland Emmerich, uno dei re moderni del cinema catastrofico, epico, apocalittico, fantascientifico, mescolando con abilità questi ingredienti stuzzicanti per ottenere il suo genere preferito, un cinema nel quale azione, riferimenti documentati, ipotesi plausibili, scenari da apocalisse antropologica, sono argomenti per inchiodare il pubblico alle poltrone delle sale cinematografiche. Ricordiamo Emmerich soprattutto per film come ‘Indipendence day’, nel 1994 la sua vera consacrazione con ‘Stargate’, film per il quale la produzione scelse attori del calibro di James Spader e Kurt Russell, ‘The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo’, ancora una volta film nel quale il regista affronta temi di apocalisse planetaria ed estinzione del genere umano, pellicola nella quale fu chiamato davanti alle cineprese nel ruolo di protagonista Dennis Quaid. Il racconto in immagini di Emmerich ha un grande valore storico, pur nella finzione del cinema, ‘10.000 AC’ alle spalle ha un’ottima ricerca storica e geografica, una sorta di docu-film avventuroso e glorioso sulla vita durante l’era glaciale, i primi flussi migratori, la scoperta dell’esistenza di un’umanità globale, a volte evoluta, altre ancora rimasta ad un paleolitico avanzato. Negli States il film ha incassato 94.770.548 $, leggermente al di sotto delle spese sostenute per la produzione, compensate comunque dalla distribuzione mondiale. La critica non ha apprezzato il lavoro del regista pur considerando di ottimo livello gli effetti speciali e la post-produzione, un film che comunque merita una chance.
NEL CAST STEVEN STRAIT
Il film 10.000 A.C. va in onda su Canale 20 oggi, lunedì 15 ottobre 2018, alle ore 21,00. La pellicola è stata diretta dal grande regista tedesco Roland Emmerich mentre il ruolo principale è ricoperto da Steven Strait, attore in ascesa, ancora in fase di elaborazione della sua arte recitativa, già presente in ottimi casting come in ‘The Covenant’ o ‘City Island’ del 2009, sino a questo momento ultimo film nel quale compare l’attore alle prese con problemi personali, ma pronto a tornare in scena al momento che riterrà opportuno. Camilla Belle Routh è invece la protagonista femminile, attrice che in gioventù, nel 1999, fu premiata con la nomination agli Young Artist Awards per la sua parte in ‘Amori e incantesimi’, nel corso degli anni successivi si è invece un po’ persa tra B-movies e copioni non particolarmente interessanti, prodotti di un cinema di qualità a volte bassa a volte solamente incompreso dal pubblico. Ma vediamo adesso la trama del film nel dettaglio.
10.000 A.C., LA TRAMA DEL FILM
Evolet è una bellissima ragazza che vive nella proto-storia dell’epoca delle grandi glaciazioni. Ha gli occhi stranamente blu, è stata allevata dall’anziana del villaggio, Evolet è anche l’amore di D’Leh, un giovane e forte cacciatore che la vorrebbe sposare, ma tra loro s’intromette una tribù rivale la quale, tramite il ratto della ragazza da parte di alcuni guerrieri a cavallo, la portano nel loro villaggio come prigioniera destinata a divenire la madre dei figli di un capo, comunque di un personaggio importante del clan tribale. D’Leh non si da per vinto ed inizia il suo viaggio alla ricerca della bella amata, un viaggio avventuroso nel quale dovrà fare i conti con la fauna di quell’epoca, come uccelli predatori giganti, il terribile Smilodonte, la tigre con i denti a sciabola, giganteschi mammut, altre tribù. Ma in questi incontri preistorici D’Leh incontrerà popoli anche più evoluti del suo, tribù nelle quali l’arte ha iniziato il suo corso verso l’evoluzione, così la religione, la danza, la tessitura di abiti, un viaggio che lo porterà sino al momento del ritrovamento della bella Evolet, ma nel viaggio maturerà esperienze e conoscenze da lui mai immaginate.