Ljuba Lombardi è disperata e non sa più come allontanare l’uomo che in poco tempo è diventato il suo persecutore. A fronte di diciassette denunce, 12 mila messaggi pieni di insulti, la donna non è riuscita ancora a spingere le autorità a fare qualcosa. Alcuni mesi fa si è anche rivolta alla trasmissione Le Iene per fare un appello alla procura di Firenze e per ottenere finalmente un aiuto concreto. Fino ad ora non è cambiato nulla, ma quei messaggi che ha conservato ancora mettono in luce quanto la situazione sia drammatica. 30 messaggi al giorno, minacce continue dirette sia a lei che alle due figlie avute da un altro uomo. Per gli inquirenti tuttavia non basta e bisogna cogliere in flagranza di reato il suo ex per poter davvero fare qualcosa. Ljuba Lombardi racconterà la sua storia a Sopravvissute, il programma di Rai 3 in onda in seconda serata oggi, domenica 7 ottobre 2018. Secondo quanto riferisce la vittima, il suo stalker le avrebbe persino hackerato il telefonino, riuscendo ad inviarle messaggi sfruttando i contatti presenti in rubrica, come quello della madre della donna. “Riceve esattamente gli stessi messaggi”, ha raccontato alle Iene parlando della figlia maggiore. Ljuba quindi non è l’unico bersaglio del suo ex, conosciuto nel 2014 grazie a Facebook e la comune passione per le arti marziali. Dopo un anno di relazione a distanza, sarà proprio lei a decidere di porre fine al loro rapporto.
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Lijuba Lombardi, non sono servite a nulla le denunce contro lo stalker
Non sono servite a nulla le numerose denunce fatte da Lijuba Lombardi contro il suo stalker. Quell’uomo con cui per un periodo ha avuto una relazione a distanza, vissuta solo nei fine settimana, inizierà a perseguitarla subito dopo la fine della loro storia. “Vivo in un incubo” confessa a Le Iene dopo aver cercato qualsiasi strada possibile per fermare lo stalker. In questo periodo le preoccupazioni di Lijuba sono anche più forti rispetto ad un tempo, soprattutto per il crescendo di casi di femminicidio avvenuti in Italia. Prima o poi l’uomo potrebbe infatti colpire lei, la madre e le due figlie, di 13 e 3 anni. Le quattro donne della famiglia sono infatti tutte nel mirino dello stalker della fiorentina, che intanto ha il supporto del padre della figlia maggiore, con cui ha mantenuto dei buoni rapporti. La gelosia dello stalker invece diventerà evidente e soffocante fin dai loro primi incontri, tanto che Lijuba non si sentirà a suo agio nememno a fare a spesa. Agli occhi dell’uomo infatti ogni occasione pubblica può diventare un pericolo: la compagna potrebbe essere abbordata da qualcuno. Lijuba deciderà però di terminare la loro relazione solo quando lui le darà tre pugni sul volto e si rifiuterà di riaccompagnarla a Firenze. Per lui le cose però non finiranno quel febbraio del 2017, data in cui iniziano ad arrivare i primi messaggi. Così le incursioni a Firenze, le urla sotto casa della donna, le minacce aperte contro l’intera famiglia Lombardi.