Il caso del presunto stupro commesso da Cristiano Ronaldo nel 2009 si ingarbuglia. Il giornale tedesco Der Spiegel ha rivelato che secondo il legale dell’ex modella Kathryn Mayorga, che accusa l’attaccante della Juventus, le prove sono sparite. Leslie Mark Stovall ha spiegato che le dichiarazioni rilasciate nove anni fa dalla sua assistita alla polizia non si trovano più. Così come non esistono più il vestito e la biancheria intima che la donna indossava la sera della presunta violenza sessuale e che aveva consegnato alla polizia di Las Vegas come prova. Il settimanale tedesco ha acceso i riflettori sulla squadra legale messa in campo dall’avvocato di CR7, Carlos Osorio de Castro. Un team di prim’ordine forse per limitare i danni: ne facevano parte un detective privato con buoni contatti con la polizia di Las Vegas, due avvocati portoghesi, un famoso studio legale di Londra, lo Schilling, un altro studio legale di celebrities californiano, Lavely & Singer, un noto avvocato di Las Vegas, Richard Wright, e un medico legale. Insieme dovevano documentare tutto quello che faceva Mayorga e con chi. (agg. di Silvana Palazzo)
CRISTIANO RONALDO E LE ACCUSE DI STUPRO
Cristiano Ronaldo è al centro delle vicende di cronaca per via delle accuse di stupro nei suoi confronti. Una ragazza americana afferma di essere stata violentata dall’asso attualmente nella Juventus, durante una vacanza a Las Vegas avvenuta nel 2009, quando indossava ancora la casacca del Manchester United. La Vecchia Signora sta difendendo il proprio calciatore a spada tratta: «Sta bene – le parole dell’allenatore Massimiliano Allegri, in conferenza stampa – posso solo dire che in 15 anni di carriera ha sempre dimostrato professionalità e serietà dentro e fuori dal campo. Si dedica molto al sociale. Questo la dice tutta. Tornando alla partita, è pronto a rientrare».
SPONSOR PRONTI ALLA FUGA?
Una vicenda che sta avendo non poche ripercussioni sull’immagine della stella del calcio mondiale, con gli sponsor già in agitazione per cercare di capire se rimanere ancora legati al giocatore, o meno. Stando alle ultime indiscrezioni riportate dai principali quotidiani online, Nike si dice “profondamente preoccupata” per la situazione, stesse parole riportate dalla EA Sports, altro grande marchio legato alle gesta del campione lusitano. Nel contempo crolla il titolo della Juventus in borsa, che ha perso il 9.92%, assestandosi al prezzo di 1.19 euro per azione: lo scorso 20 settembre, il massimo storico, le azioni venivano scambiate a 1.8 euro.