Il Pentagono ha deciso di sospendere temporaneamente le operazioni di volo degli F-35, decisione presa dopo l’incidente avvenuto lo scorso 28 settembre in Sud Carolina e nel quale rimase coinvolto un F-35B. In questo modo, come spiega Repubblica.it, sarà garantito il controllo accurato alle condotte del carburante a tutta la flotta, come spiegato dal Dipartimento della Difesa americano. Tale ispezioni saranno completate “nelle prossime 24-48 ore” e completeranno i controlli già avviati dopo l’incidente dello scorso mese, quando uno dei caccia precipitò durante un volo di addestramento. L’evento si verificò all’indomani dall’utilizzo da parte dell’esercito Usa, per la prima volta, di un F-35 in combattimento. “Le forze americane e i loro partner internazionali hanno sospeso temporaneamente le operazioni di volo degli F-35”, ha fatto sapere il portavoce del dipartimento della Difesa, Joe Della Vedova. A sua detta, “l’obiettivo primario dopo ogni incidente è evitare futuri incidenti”. A far scattare le ispezioni straordinarie dopo il precedente incidente è stata anche la Gran Bretagna. In merito è intervenuto un portavoce del ministero della Difesa di Londra, asserendo che “La sicurezza è un nostro interesse basilare, pertanto abbiamo deciso una pausa di alcuni dei voli dei nostri F35 come misura precauzionale mentre sono in corso le verifiche”.
F-35: I CACCIA CRITICATI DAL GOVERNO ITALIANO MA VOLUTI DAL PD
Gli F-35 sono stati spesso oggetto di numerose polemiche in molti Paesi, tra cui anche in Italia. Attualmente sono usati dalle forze armate degli Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele. Il programma F-35 fu lanciato nei primi anni ’90 e rappresenta il sistema di armamenti più costoso nella storia degli Usa. Il nostro Paese, come rammenta Il Secolo XIX ha sempre adottato un atteggiamento molto critico nei riguardi dell’acquisto da parte dei governi Pd dei costosissimi velivoli e per questo avrebbe deciso di non acquistarne altri. Lo stesso premier Conte, nei giorni scorsi aveva ribadito: “Questo Governo non ha speso un solo euro per l’acquisto di nuovi F-35. Tutto quello che è stato fatto fino a ora è frutto delle decisioni di chi ci ha preceduto. Noi oggi stiamo valutando gli impatti occupazionali ed economici della riduzione del programma. Un ridimensionamento ci sarà sicuramente, con modalità e tempi che chiariremo in modo chiaro e preciso”. Sin dall’inizio della formazione del nuovo governo, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, aveva mostrato perplessità sull’utilizzo e sull’acquisto degli F-35, dubbi che oggi sembrerebbero trovare piena conferma.