La tensione è palpabile, il Movimento 5 Stelle sta attraversando uno dei momenti più delicati fin dalla sua nascita. Dopo i dissidi interni sul tema immigrazione, con l’ala vicina al presidente della Camera Roberto Fico che si è scagliata contro Luigi Di Maio, il decreto fiscale rischia di fare saltare il banco: il leader pentastellato è accusato di “tradimento dei valori del Movimenti”, sottolinea Quotidiano.net, con i suoi più stretti collaboratori schierati per la prima volta contro di lui. La base è in rivolta e ora il politico campano dovrà strappare una retromarcia della Lega per presentarsi in grande stile a Italia a 5 Stelle, l’evento M5s in programma a Roma nel weekend. E le ultime indiscrezioni parlano di un Beppe Grillo di nuovo in campo per bloccare la norma incriminata: il comico ligure avrebbe minacciato di disertare la kermesse senza una retromarcia sulla pace fiscale-condono. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
TENSIONE INTERNA NEL M5S
M5s, tensione interna e con la Lega: Governo traballa sul decreto fiscale e sulla pace-condono. Mercoledì sera è scoppiato il caos, con il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio che si è presentato in televisione, a Porta a Porta, è ha parlato di manipolazione del decreto fiscale: ma il ministro del Lavoro “convince sempre meno”, sottolinea il Corriere della Sera. Il clima con la Lega è rovente, ma anche all’interno del M5s le acque sono agitate. “Non ci sono né scie chimiche, né regie occulte”, le parole di Matteo Salvini, che ha già annunciato di essere intenzionato il Consiglio dei Ministri convocato dal premier Giuseppe Conte. M5s chiaro: o cambia il condono o salta tutto, ma la posizione di Luigi Di Maio si fa sempre più scomoda…
GOVERNO TRABALLA?
“Il decreto fiscale non cambia. Quello che abbiamo discusso per ore e ore poi ho ritrovato scritto nel testo, con l’accordo di tutti, lo abbiamo firmato tutti. Ognuno si prenda le sue responsabilità” ha aggiunto Salvini, evidenziando quale sia la posizione della Lega. E, come dicevamo, la situazione in casa M5s non è delle migliori: “Viene da pensare o che Di Maio non abbia capito un contenuto che premia chi evade le tasse; o che sia stato costretto a una precipitosa marcia indietro per la rivolta nel M5S, a cominciare dal presidente della Camera, Roberto Fico. Forse ha captato anche le perplessità del Quirinale ; e i due allarmi si sono sommati. Ma è il Movimento a preoccupare Di Maio”, evidenzia il Corriere della Sera. Senza dimentica che prenderà il via nelle prossime ore l’evento organizzato a Roma e tanto atteso dai sostenitori pentastellati. Il governo traballa e c’è chi spera che salti presto: “Questa vicenda ci fa capire come questa alleanza sia un matrimonio innaturale, è una brutta immagine che diamo all’Europa. Spero che questa situazione duri poco, spero che finisca presto questo matrimonio contro natura tra Lega e M5S”, le parole di Silvio Berlusconi.