Pubblicità blasfema? E’ il caso di chiederselo, sicuramente shock e di pessimo gusto. Per promuovere un impegno importante come la donazione degli organi, cosa che permette di salvare tante vite, in Australia si è pensato bene di utilizzare un simbolo, anzi “il” simbolo della religione cristiana. Come al solito, perché nessuno vi si oppone e se anche lo fa viene bellamente ignorato. Guai invece quando qualcuno osa usare il simbolo di altre religioni, scattano subito i divieti. La pubblicità in questione è un video caricato sui sociali ideato dal regista Richard Todd e diretto da Richard Bullock, una campagna per promuovere un documentario sull’argomento, Dying to live”.
DONAZIONE ORGANI, “ANCHE GESÙ LO AVREBBE FATTO”
Nel video, intitolato cosa avrebbe fatto Gesù?, si vede Gesù sulla croce mentre due soldati romani discutono se chi non dona gli organi vada o no in paradiso e Gesù che commenta “E’ davvero un buon momento per parlarne?”. Vorrebbe essere una scena umoristica, ma è davvero pessima e anche blasfema. Non solo: i due soldati ottengono il permesso di Gesù a donare i propri organi, grazie a un click sullo smartphone attaccato a una lancia con tanto di selfie. Peggio di così. Bullock non ha problemi nel dire che voleva essere provocatorio, per promuovere la discussione sull’argomento. Ovviamente fregandosene del rispetto per i credenti. Una pubblicità ritenuta importante perché dopo un sondaggio solo il 34% degli australiani si è detta disposta a donare i propri organi dopo la morte.