Figlia di una coppia di pattinatori professionisti, Kirstin Holum è nata nel 1980. Con due genitori del genere a farle da allenatori, è ovvio che la ragazza non poteva che diventare una giovane campionessa: a 17 anni vince i campionati mondiali juniores, e ottiene tre record nazionali sui 3000 metri. Prende parte alle Olimpiadi del 1998 ottenendo un sesto e un settimo posto. E a questo punto che una carriera promettente si interrompe a neanche 20 anni: Kirstin decide di iscriversi all’università di Chicago dove si laurea con una tesi sul pattinaggio. Ma non è finita, perché un’altra svolta clamorosa l’attende: diventa suora francescana in un ordine religioso che si dedica ai poveri e ai senza casa. Infine la partenza per Leeds, nel Regno Unito dove la sua vocazione si compie del tutto: diventa suor Cristina dell’ordine delle Clarisse e vive nel convento di St. Joseph a Leeds,invitata insieme ad altre consorelle ad aprire un convento dal locale vescovo.
KIRSTIN HOLUM, DA PATTINATRICE OLIMPICA A SUORA
Ma come è stata possibile una svolta tanto clamorosa, dai successi sportivi alla vita monastica? Quando aveva 16 anni la madre la portò in pellegrinaggio a Fatima. Anche se continuava a gareggiare, il suo sguardo sulla vita era cambiato: “L’emozione di competere e di farlo bene, con il massimo sforzo personale, è una grande gioia”, ha detto alla NBC sorella Catherine, che oggi ha 38 anni. “Ma si tratta sempre di una gioia fugace…”. Aggiungendo: “Credo che in fondo tutti desiderino essere grandi e fare qualcosa di grandioso. Solo quando ti metti davvero in contatto con il progetto di Dio per te trovi la pace per fare il meglio, qualunque cosa sia”. Motivo della chiamata di queste suore americane nel Regno Unito è nella perdita di fede sempre maggiore, oggi l’Inghilterra è il paese occidentale con la più bassa percentuale di praticanti, sia cattolici che anglicani, il paese europeo più ateo in assoluto. C’è bisognosi una nuova missione: un cattolico britannico su quattro tra i 25 anni e i 34 va a messa, ma il numero crolla dopo i 45, quando uno su cinque prende parte alla vita religiosa.