La latitanza di Vito Bigione è finita: il boss di Mazara del Vallo è stato arrestato questa mattina a Oradema, in Romania, grazie alle indagini della Squadra mobile di Trapani e del servizio centrale operativo della polizia. Era tra i primi trenta della lista dei ricercati e sulle sue tracce c’era anche l’Interpol. Il boss aveva fatto perdere le sue tracce dal luglio dell’anno scorso, quando la Corte di Cassazione lo condannò definitivamente a 15 anni di carcere per associazione mafiosa finalizzata a traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Quando la polizia di Mazara del Vallo andò a cercarlo per portarlo in carcere non trovò nessuno. Proprio quei viaggi di cui era appassionato hanno permesso ai poliziotti di arrivare a lui. Per gli inquirenti è uno dei primi broker che ha messo in contatto Cosa nostra, la ‘Ndrangheta e i cartelli sudamericani che gestiscono il traffico internazionale di cocaina.
VITO BIGIONE ERA TRA I 30 LATITANTI PIÙ RICERCATI
Vito Bigione, uomo di spicco della mafia trapanese, è ritenuto vicino al super latitante Matteo Messina Denaro. “Il commercialista”, così è chiamato, era specializzato nel traffico di sostanze stupefacenti attraverso i suoi pescherecci. Nel 2003 mentre la polizia lo cercava in Italia si era rifugiato in Namibia, dove lavorava come manager di un ristorante. Grazie ai suoi legali evitò l’estradizione. Arrestato un anno dopo, Bigione tornò in libera. Dopo la nuova condanna si rese irreperibile. La prima accusa per traffico di stupefacenti risale al 1995. Nei primi anni del 2000 fu accusato di traffico di centinaia di chilogrammi di cocaina da Brasile, Colombia e Namibia all’Italia. Sarebbe stata la famiglia mafiosa degli Agate di Mazara del Vallo e la cosca di Marandò di Platì, di Reggio Calabria, a sovvenzionare il narcotraffico. «Siamo molto contenti, nel giro di 48 ore, abbiamo assicurato alla giustizia due pericolosi ricercati», ha dichiarato il questore di Trapani Claudio Sanfilippo, riferendosi all’arresto di due giorni fa di Vito Marino, uno degli autori della strage di Brescia.