Dopo essere schizzato oltre 340 punti, lo spread è ritornato a scendere – anche se non di molto – sui 330, ovvero lo stesso dato con cui era partita stamattina la crisi post-bocciatura della Manovra italiana in sede Ue. I dati però non sono per nulla ben auguranti: come riporta Radiocor, i credit-default swap (cds) a cinque anni denominati in dollari, «il principale strumento finanziario di assicurazione (o scommessa) sul rischio-insolvenza di un paese sovrano, volano oltre i 290 punti sui terminali Bloomberg». Secondo quanto riportato da Milano Finanza, dopo le ultime parole di Mario Draghi, a rischio per il prossimo medio periodo sarebbero almeno 100 miliardi di Btp se il rating Italia finisse sotto il livello di investment grade: il n.1 di Bce aveva commentato nelle ultime ore, «le prospettive per l’economia Ue sono ora un po’ più cupe». Per di più, non aiutano le varie dichiarazioni die leader europei contro il “nodo” italiano, da ultimo il premier austriaco Kurz: «non possiamo andare in crisi per il debito italiano». (agg. di Niccolò Magnani)
MALE LE BANCHE
Sale ulteriormente lo spread. Dopo il risveglio del differenziale fra i Btp italiani e i Bund tedeschi, a 330 punti base, poco fa ha raggiunto e superato quota 340 per poi rallentare e scendere a 335 (l’ultimo dato rilevato). Si registra quindi il nuovo picco massimo degli ultimi 5 anni, precisamente dalla primavera del 2013 quando sfondò quota 320. I tassi del Btp decennale hanno invece toccato il 3.80%, a conferma di una situazione piuttosto agitata dopo la bocciatura della manovra da parte dell’Unione Europea, e le tensioni interne al governo per via del decreto fiscale. Altalenante anche la borsa di Milano, con Piazza Affari che ha perso in apertura, per poi riguadagnare qualche punto percentuale, mentre ora cede l’1.37% a 18.826 punti, con i titoli bancari che come al solito risultano essere quelli più penalizzati: si prevede una giornata di passione per lo spread e le borse. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
APERTURA A 330
Apertura in rialzo per lo spread. Ieri il differenziale fra i Btp italiani e i Bund tedeschi aveva chiuso a quota 326, ed oggi ha aperto a 330. Lo spread segue l’andamento dei mercati internazionali, decisamente agitati dopo la lettera di bocciatura da parte della commissione dell’Unione Europea, in merito alla manovra di bilancio italiana. Attualmente abbiamo superato quota 330 punti, il massimo dalla primavera del 2013, mentre il rendimento del decennale italiano è pari al 3,72%. C’è il forte rischio che lo spread salga ulteriormente durante la giornata odierna, viste le forti tensioni nel governo sia per la bocciatura dell’Ue, sia per la questione legata al decreto fiscale. Sale lo spread mentre Piazza Affari registra andamenti discordanti, visto che la borsa di Milano ha fatto registrare delle perdite in apertura, per poi risalire dello 0.12% negli ultimi minuti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CHIUSURA A 326
Chiude a 326 punti lo spread. Il differenza fra i Btp e i Bund tedeschi, sfonda la quota di 320 punti, raggiungendo il picco massimo da cinque anni a questa parte. Si alza anche il differenziale sui due anni, che come ricorda Repubblica, è un indizio circa l’incertezza degli investitori a breve termine, con un valore superiore ai 210 punti base, una ventina in più rispetto al livello di guardia. I mercati reagiscono in maniera negativa ai forti dubbi sollevati dalla Commissione Europea, che ha spedito la tanto annunciata lettera di critiche alla manovra di bilancio approvata dal governo. Se l’esecutivo non modificherà il documento, a quel punto avverrà la bocciatura ufficiale dell’Ue, come del resto ha già fatto capire Jean-Claude Juncker, dicendo: «Basta flessibilità all’Italia». Perde anche la Borsa di Milano, con piazza Affari che aveva registrato un surplus in mattinata, per poi chiudere con una perdita dell1.89% nel finale. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SPREAD SFONDA I 320 PUNTI
Vola lo spread e raggiunge i valori più alti degli ultimi cinque anni. Poco dopo le ore 17:00, il differenziale fra i Btp e i Bund tedeschi, ha sfiorato quota 320 punti (attualmente si assesta attorno ai 324), il massimo dalla primavera del 2013, con un rendimento del decennale italiano sopra al 3.6%. I mercati internazionali stanno quindi reagendo in maniera alquanto agitata alle continue bocciature dell’Unione Europea circa la manovra di bilancio 2019. Un “ko” che sembrerebbe ormai scontato nonostante il ministro dell’economia, Giovanni Tria, abbia incontrato il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, difendendo la manovra, e nonostante le rassicurazioni dei vari Conte, Salvini, Di Maio e di altri esponenti dell’esecutivo.
PERDE PIAZZA AFFARI
A questo punto si attende solo l’ufficialità, una lettera di bocciatura europea che sussegue quella giunta negli scorsi giorni, che esprimeva già forti perplessità. La commissione dell’Ue non sembra voler accettare l’extra deficit che porterebbe al rapporto fra il Pil e il debito al 2.4%, troppo alto vista la situazione italiana già precaria. La borsa di Milano, dopo un rialzo a metà mattina, ha perso lo 0.71%, mentre Londra e Parigi sono salite rispettivamente di 0.15 e 0.18, con Francoforte che invece ha perso 0.2 punti percentuali. Negativa anche New York, con il Dow Jones e il Nasdaq che hanno perso lo 0.4 e lo 0.7%.