Napoli-Liverpool, scontri prima del match: ferito tifoso inglese in una maxi-rissa scoppiati in centro città. Come riportato dal Corriere della Sera, i sostenitori partenopei hanno aperto la caccia ai tifosi dei Reds e l’agguato ha avuto luogo davanti a un bar di via Rosareoll. Secondo quanto raccontato dai supporters inglesi alle forze dell’ordine, il gruppo di giovani con accento napoletano si è avvicinato a loro e, senza motivi, ha iniziato a picchiarli. Sono 28 le persone che sono state identificate dalla polizia, tutti fermati nell’area del centro antico mentre erano a bordo di motorini. Un ventiseienne è stato ferito: trasportato all’Ospedale Loreto Male, è stato medicato e dimesso con una prognosi di 15 giorni. Intervistato da Radio Kiss Kiss Napoli, il medico Michele Porcini ha commentato: “E’ arrivato in ospedale completamente coperto di sangue ma era tranquillo e sorrideva”, aggiungendo che è “stato aggredito con delle catene”.
QUESTORE DI NAPOLI: “EPISODIO INQUALIFICABILE”
Contattato dai colleghi di Radio Crc, il questore di Napoli Antonio De Iesu ha commentato: “L’episodio di questa notte è inqualificabile e immotivato: sono eventi che non fanno bene alla città. Nonostante gli appelli che ho rivolto ai tifosi, il messaggio non è arrivato ai gruppi più giovani”. Aggiunge poi il questore partenopeo: “Sono atti che non c’entrano niente con il calcio, purtroppo questa città si caratterizza spesso per eventi criminali quotidiani. Gli ultras provenivano da vari gruppi, probabilmente per incontrare i tifosi della squadra avversaria”. De Iesu sottolinea che “all’interno della città c’è un check point dove stiamo cercando di convogliare un gran numero di tifosi per trasferirne una parte allo stadio in tutta sicurezza”. Il problema, sottolinea De Iesu, “è la distribuzione non omogenea dei tifosi Reds allo stadio”.