PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dello 0,6% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,34%), Buzzi (+0,91%), Campari (+0,15%), Enel (+0,16%), Exor (+0,63%), Fca (+2,98%), Ferragamo (+7,44%), Italgas (+1,57%), Moncler (+0,26%), Pirelli (+0,65%), Stm (+0,39%) e Telecom Italia (+0,56%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,41%), Azimut (-2,29%), Banca Mediolanum (-1,43%), Banco Bpm (-3,12%), Banca Generali (-2,47%), Bper (-3,65%), Brembo (-1,6%), Eni (-1,4%), Ferrari (-0,89%), Intesa Sanpaolo (-0,84%), Leonardo (-1,69%), Luxottica (-0,97%), Mediaset (-1,38%), Mediobanca (-1,8%), Saipem (-2,19%), Snam (-1,15%), Tenaris (-2,25%), Ubi Banca (-2,18%), Unicredit (-1,93%), Unipol (-1,43%) e UnipolSai (-1,42%). Fuori dal listino principale SS Lazio chiude con un +6%, mentre Clabo cede il 10,74%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,15, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 303 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40
La Borsa italiana cede lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,3%), Buzzi (+1,3%), Cnh Industrial (+0,5%), Exor (+1,1%), Fca (+3,8%), Ferragamo (+8,5%), Generali (+1,5%), Italgas (+1,3%), Luxottica (+0,2%), Moncler (+0,3%), Pirelli (+1,7%) e Telecom Italia (+0,5%). Prysmian e Stm, invece, si trovano in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-0,9%), Azimut (-1,2%), Banca Mediolanum (-1%), Banco Bpm (-3,2%), Banca Generali (-1,6%), Bper (-2,9%), Eni (-0,9%), Ferrari (-1,1%), Intesa Sanpaolo (-2%), Leonardo (-1,4%), Mediaset (-0,6%), Mediobanca (-1,7%), Poste Italiane (-0,6%), Saipem (-1,5%), Snam (-0,9%), Tenaris (-1,1%), Ubi Banca (-1,9%), Unicredit (-2,3%), Unipol (-1,4%) e UnipolSai (-0,9%). Fuori dal listino principale Banca Intermobiliare sale dell’11,3%, mentre Clabo cede l’8,2%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,15, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 304 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40
La Borsa italiana guadagna lo 0,8% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Atlantia (-0,3%), Campari (-0,1%), Eni (-0,2%), Ferrari (-1,1%), Luxottica (-0,2%), Recordati (-0,8%), Saipem (-0,5%) e Tenaris (-0,5%). I rialzi più significativi sono quelli di Banca Mediolanum (+1%), Bper (+1,1%), Brembo (+1,5%), Buzzi (+1,6%), Cnh Industrial (+1,6%), Exor (+2,2%), Fca (+5,1%), Ferragamo (+7,6%), Generali (+1,5%), Intesa Sanpaolo (+1,8%), Poste Italiane (+1,3%), Telecom Italia (+1,6%) e Ubi Banca (+1,1%). Fuori dal listino principale Safe Bag sale del 4,2%, mentre It Way cede il 4,4%. Il cambio euro/dollaro supera quota 1,15, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 300 punti base.
PIAZZA AFFARI IN LOTTA PER TENERE I 19.000 PUNTI
Settimana che prende il via oggi inizia con pochi dati macroeconomici. In questo caso non è previsto nessun dato di rilievo se non aste di titoli di Stato. Alle 15:00 un’asta di Titoli di Stato francesi con scadenza a sei e dodici mesi con un rendimento atteso negativo di oltre mezzo punto percentuale. Alle 17:30, invece, un’asta di Buoni del Tesoro americano con scadenza a tre e sei mesi: in entrambi i casi i rendimenti precedenti erano stati poco sopra i due punti percentuali, ma è probabile che salgano dopo l’ultimo rialzo del costo del denaro da parte della Fed. Venerdì la seduta era iniziata male per Piazza Affari, con l’indice che era arrivato a perdere oltre due punti percentuali. Fortunatamente nel corso della seduta sono tornati gli acquisti e nel pomeriggio il Ftse Mib era arrivato a guadagnare mezzo punto. Nel finale sono però tornate le vendite e alla fine Milano ha chiuso invariata (-0,04%) a quota 19.081 punti.
Bene i titoli bancari che dopo essere calati a picco nel corso della mattinata, sono riusciti a rimbalzare. Molto bene Mediobanca che è salita di oltre tre punti percentuali mentre Intesa Sanpaolo ha guadagnato lo 0,5%. Male Pirelli, invece, che ha ceduto oltre il 5%. Venerdì è stata giornata alla fine positiva per i titoli di Stato. In mattinata lo spread era arrivato a sfondare quota 340 punti base per poi stabilizzarsi sui 330. Fortunatamente si è innescata una lenta ma costante discesa nel pomeriggio e così il differenziale fra Btp e Bund ha chiuso in ribasso a 312 punti base. In calo anche il rendimento del Btp decennale ora pari al 3,59%.