Un posto di polizia fisso al confine con la Francia: è questa una delle misure studiate dal Viminale per impedire lo sconfinamento della gendarmeria francese ed evitare che altri migranti vengano “scaricati” in Italia come avvenuto a Claviere. Come riferito da TgCom24, questa soluzione è emersa nell’incontro tra gli esperti del ministero dell’Interno presieduto da Matteo Salvini dopo la missione tecnica a Claviere. Nelle intenzioni del Viminale vi sarebbe l’idea di chiedere alla Francia maggiori controlli e una identificazione certa degli immigrati che Parigi vorrebbe respingere. Dunque nessuna procedura sbrigativa e soprattutto tolleranza zero per “abbandoni” e sconfinamenti, con un’attenzione particolare rivolta alla tutela dei minori. Come riporta La Repubblica, già settimana prossima l’ambasciatore di Parigi sarà al Viminale per un incontro chiarificatore. (agg. di Dario D’Angelo)
CROCE ROSSA, 21 MINORI RESPINTI AL CONFINE
Mentre monta la polemica sull’asse Italia-Francia attorno al caso dei respingimenti di migranti, anche minorenni, respinti nel nostro Paese al confine e non è ancora arrivata una presa di posizione ufficiale da parte dell’Eliseo (solo l’omologo di Matteo Salvini, l’appena insediato Cristophe Castaner, ha replicato a stretto giro di posta), alcuni dati diffusi dalla Croce Rossa sembrano dare ragione al Viminale: secondo un rapporto, infatti, ad esempio in Val di Susa sarebbero 21 i minorenni respinti da transalpini, con quelli non accompagnati poi affidati ai servizi sociali e gli altri invece ospitati in centri di accoglienza con le famiglie. A detta non solo della Croce Rossa, infatti, lungo la frontiera del Monginevro tra i due Paesi si tratta purtroppo di un fenomeno tutt’altro che nuovo e si affastellano i racconti anche di bambini che sarebbero stati letteralmente “scaricati” all’uscita delle autostrade, tanto che nelle strutture di accoglienza della zona i posti destinati ai minori sarebbero oramai da tempo esauriti. (agg. di R. G. Flore)
SALVINI, “RISPETTIAMO LE REGOLE, NOI…”
In attesa della risposta ufficiale da Parigi, il Ministro degli Interni continua a stuzzicare l’Eliseo con altre dichiarazioni al vetriolo in arrivo dalla Romania dove è in visita ufficiale: «ho passato un’estate attaccato e insultato come cattivo e poi scopriamo che da mesi i francesi scaricano gli immigrati di notte nei boschi italiani e, notizie degli ultimi giorni, documentata, anche bambini e minorenni», sottolinea a pieno titolo il leader della Lega, spiegando come in Francia – ma non solo – «Sia sulle norme di bilancio che sull’immigrazione l’Italia rispetta le regole e qualcun’altro no». Un’accusa tanto a Parigi quanto a quella Ue che in queste ore ha bocciato la Manovra italiana e che ha sempre condannato le misure del “giovane” Governo gialloverde per le riforme economiche e quelle sull’immigrazione.
SALVINI VS MACRON: “SI FACCIA ESAME DI COSCIENZA”
Non si chiude il “caso Claviere”. La querelle a distanza fra Francia e Italia è continuata anche nelle ultime ore, con continui botta e risposta fra il governo del Belpaese e quello transalpino. I cugini francesi dicono di agire nel pieno delle regole, ma la pensa diversamente l’Italia, che invece accusa il governo oltralpe di agire fuori dalle regole, per ultimo, il respingimento in Italia di migranti minorenni. Sulla questione è intervenuto ancora una volta il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che in visita istituzionale a Bucarest, ha risposto così alle domande dei giornalisti presenti: «L’Italia rispetta le regole, qualcuno no, sia sul bilancio che sull’immigrazione. Abbiamo passato l’estate ad essere insultati e poi scopriamo che i francesi scaricano immigrati, anche minorenni, nei boschi italiani. Macron si faccia esame di coscienza prima di insultarci». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA REPLICA DI CASTANER
La denuncia fortissima del Viminale attende ancora una replica ufficiale da parte del Ministro degli Interni francese, Christophe Castaner: “i controlli intanto continuano alla frontiera dopo lo sconfinamento di metà ottobre a Claviere dove una camionetta della gendarmeria francese ha “caricato” alcuni migranti. Seguono diversi casi sia di “indagini extra territoriali” su sospetti immigrati e sia di diverse camionette dei gendarmi che riportano nei boschi di Claviere gli stranieri che tentavano di entrare in Francia in maniera illegale. Il problema è che anche illegale quel tipo di sconfinamento che gli agenti francesi hanno messo in atto per diversi mesi consecutivi: ora i controlli si intensificano mentre le accuse di Salvini sono giunte fino a Macron, con i media parigini che danno il Presidente infuriato ancora una volta per lo scontro in corso con il Governo italiano, in particolare con il Ministro degli Interni della Lega.
CLAVIERE: VIMINALE, “RESPINTI MIGRANTI MINORI ALLA FRONTIERA”
Il caso Claviere è tutt’altro che concluso: nel corso della visita degli ispettori inviati dal Viminale al confine tra Italia e Francia, dopo i troppi casi di sconfinamenti dei Gendarmi francesi nei mesi scorsi, è emerso che Parigi ha cercato di restituire all’Italia anche migranti minorenni. Secondo i dati del Ministero degli Interni, il fatto sarebbe accaduto anche recentissimamente, il 18 ottobre poco prima della mezzanotte, ma le autorità italiane avevano bloccato la procedura in tempo. Il sospetto lanciato dal Governo italiano è che la Polizia francese volesse riportare tutti gli stranieri in Italia per evadere le procedure previste dal trattato di Dublino: dopo tali rapporti, il Ministro Salvini ha confermato la presenza fissa di una pattuglia italiana al confine del paesino piemontese per evitare altri casi del genere, invitando il suo omologo Castaner ad indagare a fondo di quanto avvenuto negli ultimi mesi. Resta intatto l’invito a Roma per il Ministro francese e probabilmente nei prossimi giorni si terrà la bilaterale specifica sul caso Claviere: nel frattempo, le polemiche si sprecano.
SALVINI: “MOSCOVICI NON DICE NULLA? NO LEZIONI A ITALIA”
«Chissà se Moscovici sarà scioccato anche per la tentata espulsione di minorenni stranieri da parte della Francia, oppure il commissario Ue riserva il suo turbamento solo per una giusta battaglia come quella del sindaco di Lodi», attacca a tutto spiano Salvini dopo il report del Viminale giunto questa mattina. «Quello che sta emergendo a Claviere ci conferma che, anche in materia di diritti umani, nessuno può permettersi di dare lezioni all’Italia», aggiunge il leader della Lega letteralmente infuriato per quanto Macron starebbe ordinando alla propria Gendarmerie. Sono accuse gravissime quelle che solo qualche giorno fa emettevano le Ong Medici Senza Frontiere e Amnesty International sul comportamento dei poliziotti francesi alla frontiera: «inseguono i migranti sulle montagne e li minacciano – avevano scritto le Ong – Abbiamo avuto conferma che le forze dell’ordine realizzano il respingimento dei rifugiati, compresi i minori, realizzano controlli discriminatori, inseguimenti sulla montagna, minacciano e offendono i migranti».